Napoli, il servizio idrico integrato alla partecipata del Comune Abc

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in foto Gaetano Manfredi
in foto Gaetano Manfredi

Il servizio idrico integrato per la citta’ di Napoli sara’ gestito dall’Abc, l’azienda di proprieta’ del Comune che potra’ gestire in maniera “efficiente, economica e sostenibile” fino al 31 dicembre 2027, con la possibilita’ di una proroga per altri 30 anni. Il Comune di Napoli ha cosi’ rispettato i tempi previsti dal Decreto Aiuti Bis che ad agosto scorso fissava un termine di 90 giorni per provvedere all’affidamento. Il comitato esecutivo dell’Ente ha approvato il provvedimento assieme al preliminare di Piano d’Ambito del Distretto Napoli Citta’, costituito dal programma degli interventi, dal modello gestionale e dal piano economico-finanziario. Con la gestione del servizio idrico, Abc viene messa in sicurezza, soprattutto per quanto riguarda i livelli occupazionali.
“Ora che Abc ha ottenuto l’attribuzione del servizio idrico integrato, ci aspettiamo un trattamento privilegiato rispetto all’assegnazione della seconda trance di fondi del Pnrr considerato che non avevamo avuto risorse della prima trance – avverte il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – adesso si potra’ intervenire in modo massiccio sia sull’impianto fognario, che richiede investimenti importanti assenti dal post colera, sia sull’efficientamento della distribuzione idrica, in un momento in cui la risorsa acqua costituisce un aspetto fondamentale per il futuro dei cittadini e delle comunita’, perche’ avere una rete di distribuzione efficiente significa avere costi bassi e acqua disponibile”. Abc, Acqua Bene Comune, non cambiera’ configurazione. “Continuera’ a essere un’azienda pubblica del Comune – assicura Manfredi – e ora, con l’affidamento, ha anche i titoli per accedere ai finanziamenti nazionali ed europei a cui prima non aveva accesso”.