Napoli, il presidente dell’Asìa: Rifiuti, la crisi è superata. Gli ingombranti? Non sono un problema nostro

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In foto Maria De Marco

“La città non è in ginocchio, si è alzata come si è alzata Asia. La crisi è di fatto superata”. Così Maria De Marco, presidente dell’azienda di igiene urbana del Comune di Napoli, sulla situazione della città e sulle difficoltà nella raccolta dei rifiuti riscontrate a ridosso delle festività natalizie. In strada “non ci sono tonnellate ma quintali”, precisa, sottolineando che “c’è un’invasione di montagne di cartoni e di ingombranti”. “Per questi ultimi – chiarisce – io andrò dal questore, dal prefetto, anche dal ministro Costa per ridire che gi ingombranti non sono rifiuti solidi urbani, ma discariche illegali. Chi se ne disfa in questo modo, commette un reato ambientale”.
A quasi due mesi dal suo insediamento, De Marco fa il punto della situazione. “Se i camion non possono essere tempestivamente svuotati e se gli stir non fanno il loro, evacuando gli impianti – ragiona – i camion di Asia non possono conferire. Tutti abbiamo responsabilità ma non negligenze, se Asia non può conferire ha un ritardo di prelievo”. Nel frattempo, aggiunge, “continuiamo a fare il 35-36% di differenziata, a portare i rifiuti presso piattaforme separate, per arrivare poi agli stir, dove vengono differenziati”. De Marco assicura che, in questo lasso di tempo, “è stato potenziato tutto quello che si poteva fare”, lasciando le polemiche seguite alla sua nomina “a chi le ha fatte. Non devo dimostrare rispetto a queste persone, ma alla città e al socio. L’azienda aveva bisogno di essere ripresa e portata avanti dopo che scelte sbagliate, errori, tempi lasciati scadere l’hanno messa in queste condizioni”. E considera infine strumentali le polemiche dell’opposizione sull’assenza del sindaco, Luigi de Magistris, al consiglio monotematico sui rifiuti, che hanno portato al rinvio della seduta. “La presenza del vicesindaco di fatto consentiva di proseguire la discussione – argomenta – oltretutto è assessore alle partecipate e quindi è quello titolato a parlare. Non c’erano le condizioni per non tenere il Consiglio, mi sembra un’occasione persa”.