Napoli, il presidente della Corte d’Appello: Mancano magistrati e cancellieri, impossibile fare i processi

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In foto Giuseppe De Carolis di Prossedi, presidente della Corte d'Appello di Napoli

“Per il settore civile abbiamo migliorato molto le pendenze, ma il settore penale è ancora in sofferenza. Situazione critica anche al Tribunale di Napoli Nord, in una zona ad altissima densità criminale e non si riesce con gli attuali organici a reggere il ritmo. In sofferenza anche il Tribunale di Sorveglianza. In Corte d’Appello mancano almeno 16 magistrati. Già il numero dell’organico è inadeguato. Bisogna coprire i posti vacanti. Senza magistrati e cancellieri i processi non si possono fare”. Così il presidente della Corte di Appello di Napoli, Giuseppe De Carolis di Prossedi, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2020 della Corte di Appello di Napoli, con la presenza del Procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli, Luigi Riello, e dell’Avvocato generale Antonio Gialanella. “Sono 18.532 – spiega De Carolis Di Prossedi – i procedimenti definiti quest’anno dalla Corte d’Appello di Napoli nel settore civile, circa mille in più del 2018. Il che ci pone al secondo posto dopo Roma, che ha un organico superiore, ma con un migliore indice di ricambio pari al 139%, considerato che i procedimenti sopravvenuti sono stati 13.296, con una significativa riduzione della pendenza da 45.281 a 39.957. Ma ci sono problemi per il settore penale, dove si rileva una situazione sempre più drammatica, con un aumento della pendenza da 48.777 a 52.215 procedimenti, avendone definiti 9309, mentre la sopravvenienza è stata di 13.241.
Positivo il dato della Corte d’Assise d’Appello che ha definito 115 procedimenti a fronte di 58 a Roma e 45 a Milano. Altrettanto positivo è il dato della sezione minorenni, che ha ridotto la pendenza del 57% da 145 a 63 procedimenti penali. Per le misure di prevenzione è aumentata la pendenza delle misure personali, passata da 101 a 113 procedimenti, mentre si è ridotta quella delle misure patrimoniali, passata da 61 a 56. Per la situazione complessiva dei Tribunali del Distretto va evidenziata per il settore civile una riduzione delle pendenze da 208.043 a 205.195 procedimenti. Nel settore penale la pendenza è aumentata da 106.947 a 107.283, anche se è diminuita la pendenza dei processi dibattimentali monocratici da 73.925 a 72.261”. “Per il Tribunale dei Minorenni la pendenza risulta aumentata nella sezione dibattimentale da 279 a 322 procedimenti (+15%), nella sezione GUP da 1438 a 1827 (+27%), diminuita nella sezione GIP da 591 a 194 (-65%). Aumentata significativamente la pendenza nel Tribunale di Sorveglianza di Napoli da 20381 a 28.039 procedimenti (+38%), mentre L’Ufficio di Sorveglianza di Napoli è passato da 16378 a 24493 (+50%), l’Ufficio di Sorveglianza di Avellino da 1520 a 2372 (+56%), l’Ufficio di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere da 3491 a 3119 procedimenti pendenti (-11%).
Per l’incidenza della prescrizione, i procedimenti penali definiti in appello con declaratoria di estinzione del reato sono stati 2829, mentre nei Tribunali del Distretto 4017 per il dibattimento monocratico, 81 per il dibattimento collegiale, 3573 per le sezioni GIP-GUP, 3409 per le Procure della Repubblica”. “Sono diminuiti i procedimenti iscritti presso le Procure della Repubblica del Distretto nei confronti di imputati noti, sia per reati ordinari -4% sia per reati di competenza DDA -12%. Ridotti i procedimenti iscritti presso la Procura presso il Tribunale dei Minorenni -14% da 2165 a 1993”.