Napoli, il cardinale Sepe a studenti e docenti: State pagando un prezzo altissimo, non avvilitevi

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in foto il cardinale e arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe

“State pagando un prezzo altissimo perché privati del diritto di andare a scuola, costretti a un modello di formazione assolutamente inusitato e a una conclusione dell’anno scolastico del tutto rabberciata. Siamo stati tutti travolti da un evento incredibile e violento. Ma passerà, non avvilitevi”. Così il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, in un videomessaggio rivolto agli studenti e al personale della scuola. Nel messaggio, il cardinale Sepe suggerisce di vedere “tutto come un imprevisto e involontario incidente di percorso che, accanto alla paura e al dolore, ci sta insegnando tante cose: innanzitutto che nel mondo e nella vita può accadere l’impossibile, l’assurdo; che dobbiamo essere preparati a tutto; che dobbiamo accettare l’evento, individuando modalità e mezzi per autotutelarci e gestirlo; che le regole e le leggi vanno rispettate sempre, particolarmente quando sono imposte da situazioni gravissime come quella in atto; che non dobbiamo mai perdere il giusto equilibrio e la freddezza per valutare bene le cose; che dobbiamo abituarci al sacrificio e alla rinuncia anche delle cose che ci sono care, se questo serve al nostro benessere e al bene comune; che in tragici momenti dobbiamo essere non solo più forti, ma anche più responsabili e più impegnati nell’esercizio dei nostri doveri”. Il cardinale Sepe ribadisce: “Non amareggiatevi. Siate forti. Ha da passà ‘a nuttata, come diceva il grande De Filippo. E la nottata, con l’aiuto di Dio Misericordioso, sta passando. Certamente non siete contenti per come avete dovuto lavorare, insegnare, studiare, ma avete salvato un anno scolastico assolutamente in pericolo e a rischio di nullità. Avete dimostrato di saper guardare avanti, oltre l’ostacolo”. E conclude: “Vi muovete sapendo di essere portatori di un importante patrimonio di cultura, di sapienza pedagogica, di attenzione alla persona, all’adolescente, al giovane. Grazie ancora a voi tutti e ‘a Maronna v’accumpagna”.