Napoli, il genio di Mirò al Pan: in mostra ottanta opere messe in salvo dallo Stato portoghese

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L’universo creativo di Joan Miró sarà protagonista di un’esposizione dal titolo “Joan Miró. Il linguaggio dei segni”, aperta al pubblico dal 25 settembre prossimo fino al 23 febbraio 2020, presso il Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli. L’esposizione sarà inaugurata il prossimo 24 settembre dal ministro della cultura portoghese, Graça Fonseca, dal Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e dall’assessore alla Cultura e al Turismo di Napoli, Nino Daniele. Si tratta in tutto di ottanta opere dell’artista spagnolo, tra quadri, disegni, sculture, collage e arazzi, tutte provenienti dalla straordinaria collezione di proprietà dello Stato portoghese in deposito alla Fondazione Serralves di Porto. La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e organizzata dalla Fondazione Serralves di Porto con “Cor – Creare Organizzare Realizzare”, è stata curata da Robert Lubar Messeri, professore di storia dell’arte all’Institute of Fine Arts della New York University, sotto la preziosa guida di Francesca Villanti, direttore scientifico del Cor.
Le opere esposte ripercorrono tutto l’arco della produzione artistica di Miró, dal 1927 al 1986, e la mostra si configura come un racconto sull’evoluzione dello stile di questo artista che riesce a trasformare i diversi oggetti che compongono le sue opere in segni visivi, anticipando il linguaggio dell’arte del Ventesimo secolo. L’esposizione offre al pubblico l’opportunità di ripercorrere, tappa per tappa, il cammino artistico dell’artista spagnolo, esplorando i momenti principali del suo percorso e evidenziandone mutamenti ed elementi di continuità. Nel 2014 lo Stato portoghese ha impedito la vendita della collezione dell’artista, allora appartenente al Banco Português de Negoció, preservando un patrimonio di inestimabile valore per il popolo portoghese. Tra ottobre 2016 e giugno 2017, le opere sono state poi presentate per la prima volta al Museo Serralves di Porto – in una esposizione che ha ottenuto oltre 300mila visitatori – e ora arriveranno anche a Napoli.