Napoli, distribuite 500 “pizze solidali” ai bisognosi

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Pizze per scaldare i cuori e deliziare i palati dei tanti che come ogni giorno si sono messi in fila all’esterno della mensa della Caritas di Piazza del Carmine nel cuore di Napoli. E’ la pizza solidale, iniziativa promossa dalla Confesercenti Campania che oggi, grazie alla disponibilita’ di diversi ristoranti e pizzerie, ha donato 500 pizze Margherita e altrettante bevande alla mensa che aiuta le persone bisognose ”Le imprese di Confesercenti hanno raccolto l’invito di Papa Francesco – ha detto il presidente dell’associazione di categoria, Vincenzo Schiavo – gli imprenditori hanno immediatamente colto l’opportunita’ di essere al fianco dei piu’ bisognosi dimostrando allo stesso tempo che non siamo solo quelli che chiedono i ristori ma siamo pronti con il nostro lavoro ad aiutare chi e’ piu’ povero offrendo i nostri prodotti e la nostra manodopera”. In questa seconda ondata, la mensa serve tutti i giorni pasti a circa 450 persone. ”Durante il lockdown di marzo e aprile – ha spiegato padre Francesco Sorrentino, parroco della Basilica del Carmine – servivamo 1400 pasti al giorno, ora sono circa 450 ma purtroppo rispetto a prima della pandemia devo dire che i poveri sono quasi triplicati perche’ purtroppo a Napoli c’e’ il lavoro nero, il lavoro non inquadrato che non beneficia degli aiuti. Queste persone sono state penalizzate sia nella prima ondata che adesso”. A tutti coloro che oggi si sono messi in fila, la mensa ha consegnato una pizza, una bevanda ed anche un pasto da poter mangiare stasera per cena. ”Le pizze sono state un dono speciale – ha aggiunto il parroco – e a tutti gli imprenditori diciamo grazie e preghiamo per loro cosi’ come preghiamo perche’ questa pandemia finisca quanto prima, per le vittime del covid e per chi e’ in ospedale”. Da padre Francesco un invito a tutti ad essere ”responsabili indossando sempre la mascherina, lavandosi le mani spesso e mantenendo il distanziamento”. All’esterno della mensa anche un camper di un centro clinico che – come spiegato – su richiesta della Diocesi di Napoli ha effettuato tamponi.