Napoli, degrado a piazza Garibaldi: le associazioni chiedono l’intervento delle istituzioni

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Protezione e sicurezza urbana, tutela residenziale, controllo dell’ordine pubblico e sanitario in un’area nevralgica per Napoli come quella di piazza Garibaldi: questa la pressante richiesta alle istituzioni da parte dei cittadini che hanno partecipato ieri mattina alla riunione promossa presso il Salone ristorante Cantina dei Mille dallo Studio legale associato Vizzino e dalla costituente associazione Diritto alla salute, con la collaborazione dell’associazione Napoli.
Presenti all’incontro storici esponenti degli esercizi commerciali della zona Piazza Garibaldi, Antonio Ferrieri, Vincenzo Lauria, Gianni Caruso, Massimo Sammarco, in collaborazione con il Gruppo Colella, Massimo Cerino, Salvatore Cinquegrana. Presenti anche i rappresentanti dello Studio legale Vizzino, Giuseppe Salvati, rappresentante della Confanzienda e promotore dell’Associazione Napoli Centrale, Sergio Angrisano, Antonio Esposito, Mario Maggio, Pietro Diodato, esponenti della Polizia della zona Vicaria.
La zona di Piazza Garibaldi – è stato denunciato nel corso della riunione – è sommersa da una cappa di delinquenza, sempre più in aumento. Il borseggio è divenuto il profitto principale. Inoltre è andato intensificandosi il flusso migratorio che – a detta dei partecipanti – ha ormai invaso tutta la piazza, i suoi vicoli e le zone abbandonate alla mercè di chiunque. Un problema particolarmente sentito nell’area di via Bologna, storicamente adibita a mercato etnico. In tanto casi tale situazione produce episodi di illegalità diffusa, sporcizia, degrado.
Nella discussione è emersa la soddisfazione per le attività svolte dell’associazione ma anche la necessità di una più stretta collaborazione con l’amministrazione locale e le autorità di protezione.
La complessità delle problematiche, secondo i rappresentanti delle associazioni, richiede interventi di tipo politico a livello municipale oltre che di ordine pubblico.
Sul banco della discussione anche la vicenda della sospensione dei lavori su Corso Meridionale. Le opere sono ormai ferme de tempo e la via resta deturpata con grave danno per residenti e commercianti. “Dove sono finiti i soldi destinati alla realizzazione del progetto?” è l’interrogativo e, insieme, il grido di sdegno degli abitanti.
Al fine di trovare una risoluzione alle problematiche discusse, si pensa ora ad un incontro con l’ufficio prevenzione della Polizia di Stato, alla possibilità di aprire un dialogo con i rappresentanti stranieri delle attività commerciali, ad un confronto con l’amministrazione locale per stabilire alcune priorità di intervento nonché con la responsabile dei lavori del Cantiere Grandi Strade Serena Rossi e l’assessore al traffico Calabrese per discutere della questione di Corso Meridionale.