Napoli, de Magistris: Ville e case dei boss confiscate ai più deboli

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in foto Luigi de Magistris
“Da magistrato mi sono occupato di sequestri e confische dei beni, da sindaco di metterli immediatamente alla fruizione. A Napoli le esperienze sono tantissime e molto simili anche a quelle calabresi, con segnali forti. In alcuni quartieri napoletani, le case o le ville dei boss sono ora sedi della Polizia Municipale o sedi di associazioni impegnate in attivita’ sociali o che accolgono persone fragili. Il nostro obiettivo e’ anche dare un tetto a chi ne ha bisogno. È questo il modo migliore per contrastare le mafie. Se togli loro il patrimonio vai a colpirli al cuore”. Lo dice Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, intervenendo questa mattina a Reggio Calabria, nel corso della seconda giornata del workshop dedicata ai beni confiscati. Nel corso dei lavori centrale e’ stata anche l’esperienza del Comune di Reggio Calabria. “Il nostro ente – dice il sindaco Giuseppe Falcomatà- ha portato ad esempio di buona pratica amministrativa, anche in occasione dell’incontro alla Camera dei Deputati, la nostra esperienza dei beni confiscati e riassegnati. Grazie al regolamento unico dei beni comuni e confiscati e tutte le azioni di trasparenza e partecipazione diretta con le associazioni – conlclude Falcomatà – stiamo producendo una buona ricaduta”.