Napoli, canoni di affitto stabili
In calo solo per monolocali (-7,7%)

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Canoni di locazione all’insegna della stabilità (+0,5%) nel 2014 a Napoli, dove calano tuttavia sia i prezzi d’affitto delle abitazioni con garage (-2,6%) sia quelli delle abitazioni arredate (-4,8%). A registrare Canoni di locazione all’insegna della stabilità (+0,5%) nel 2014 a Napoli, dove calano tuttavia sia i prezzi d’affitto delle abitazioni con garage (-2,6%) sia quelli delle abitazioni arredate (-4,8%). A registrare questa tendenza è il Rapporto sulle locazioni 2014 realizzato da Solo Affitti, il franchising immobiliare specializzato nella locazione con 340 agenzie di cui 40 in Spagna, con il supporto scientifico di Nomisma. Le tipologie A Napoli i canoni di locazione sono diminuiti per monolocali (-7,7%) e bilocali (-%0,6) mentre son cresciuti per trilocali (+2,5%) e quadrilocali (+3,9%). In un panorama nazionale di arretramento contenuto (-1,6%) dei prezzi d’affitto ci sono ancora città che registrano decrementi sostenuti proseguendo la caduta generale dei due anni precedenti (2012 e 2013). Le flessioni maggiori sono state a Bari (-9,8%), Venezia-Mestre (-7,7%), Perugia (-5,6%), Roma (-5,5%) e Potenza (-5%). Nel segno della stabilizzazione gli affitti a Trieste (-2,6%), Cagliari (-2,4%) e Aosta (-1,9%). In risalita i canoni a Milano (+6,7% per effetto dell’Expo) e Catanzaro (+4,5%). Situazione quasi invariata a Campobasso (-0,5%). I costi Prendere casa in affitto nel capoluogo campano costa mediamente 514 euro al mese, poco più dei 507 della media nazionale. Un trend che si conferma sia per le abitazioni con garage (628 contro 562 euro in Italia) che per quelle arredate (595 contro 545 euro). Gli alloggi in affitto più economici si trovano a Perugia (363 euro), Catanzaro (379 euro), Potenza (399 euro) e Genova (430 euro). Milano e Roma si confermano le città più care, rispettivamente con 894 e 827 euro, seguite da Firenze (624 euro) e Venezia (554 euro). Complice il mancato rinnovo degli accordi territoriali tra comuni e associazioni di inquilini e proprietari, a Napoli il canone concordato non viene praticamente mai utilizzato e di conseguenza i proprietari che scelgono il regime della cedolare secca devono ricorrere all’aliquota del 21%, il doppio di quella prevista nel caso di utilizzo del canone concordato (10%). Allo stesso tempo, l’inquilino è costretto a pagare dei canoni più elevati rispetto a quelli calmierati previsti per questo tipo di contratto e non può godere delle detrazioni fiscali ai fini Irpef nel caso in cui l’immobile diventi la sua residenza principale. Fra le città italiane dove il canone concordato è stato impiegato di più nel 2014 ci sono Bologna (80%), Genova e Trieste (70% ciascuno), Roma (69%), Venezia-Mestre (64%) e Torino (60%). I napoletani utilizzano soprattutto contratti d’affitto con canone libero 4+4 (75% del totale) e, in misura minore, transitori (22,5%) mentre è poco impiegato il comodato d’uso (1%). Secondo il Rapporto sulle locazioni 2014 di Solo Affitti Napoli è la seconda città italiana dove si registrano più inquilini che prendono in affitto un appartamento come abitazione “principale” (70% del totale, meno solo di Trento dove sono l’80% ma più della media italiana del 50,3%). Non mancano i lavoratori in trasferta (20% del totale contro il 25,1% in Italia) mentre gli studenti fuori sede sono poco rappresentati (10% rispetto al 22,9% della media nazionale). I tempi di ricerca A Napoli occorre molto tempo per trovare casa in affitto: il capoluogo campano, con una media di 3,3 mesi, è terzo dopo Venezia (Mestre) che guida la classifica con 4 mesi e Genova (3,8). I napoletani impiegano più tempo per cercare appartamenti nelle zone di pregio (4 mesi), meno in centro, semicentro e periferia (3 mesi). Fra le città dove, invece, la ricerca è mediamente breve ci sono Catanzaro (1,5 mesi), Firenze (1,7 mesi), Cagliari e Ancona (1,9 ciascuno). I napoletani sono fra i locatari che resistono di più nello stesso appartamento: 36 mesi superiore alla media italiana di 25,4. Fra gli inquilini più fedeli si segnalano anche trentini (48 mesi), aostani (36 mesi) epotentini (30 mesi) mentre i più insofferenti sono cagliaritani (12 mesi), baresi (15 mesi) e perugini (18 mesi). A cercare casa in affitto a Napoli sono soprattutto coppie con figli (55% del totale, prima percentuale in Italia) che si orientano su trillo (41,9% delle richieste) e bilocali (31,9%) specialmente in semi-centro e periferia. Non mancano i single in affitto (22,5%) e le coppie senza figli (17,5%) mentre sono poco rappresentati i gruppi di 2 o più persone che condividono un appartamento (5%).