Napoli, ai giovani terreni incolti e abbandonati: via all’intesa con Anci Campania

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(foto fonte Facebook)

Censire le terre e i relativi immobili, come i fabbricati rurali, di proprieta’ dei Comuni, che vertono in stato di abbandono da lungo tempo, e concederli in gestione ai giovani dai 18 ai 40 anni, sulla base di progetti di valorizzazione presentati in risposta ad avvisi pubblici. Con una duplice finalita’: da un lato, recuperare e riqualificare terreni pubblici incolti e inutilizzati, contenendo il degrado geologico-ambientale del territorio e salvaguardandone l’integrita’ idrogeologica, dall’altro, offrire opportunita’ occupazionali ed economiche ai giovani del Sud che molto spesso si trovano a fare i conti con la mancanza di lavoro. E’ questo l’obiettivo del progetto “SIBaTer – Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre abbandonate e incolte”, per la promozione e l’attuazione del quale oggi il sindaco della Citta’ Metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris, ha approvato lo schema di convenzione con Anci Campania. Il programma, infatti, e’ rivolto ai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, e Sicilia) ed e’ coordinato a livello centrale da Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che ha individuato nelle proprie articolazioni regionali gli attuatori sui territori, che devono, tuttavia, integrare le progettualita’ con le Istituzioni locali, in primo luogo le Citta’ Metropolitane. “Con l’atto approvato oggi – ha affermato de Magistris – diamo il via libera ad iniziative informative e di comunicazione, oltre che di attuazione del progetto medesimo, da realizzare congiuntamente per far conoscere le opportunita’ della ‘Banca della Terra’ ai Comuni della Citta’ Metropolitana e ai potenziali assegnatari dei terreni, ovvero i giovani agricoltori”. Promotore dell’iniziativa il Consigliere Metropolitano Delegato all’Agricoltura, Vincenzo Cirillo. “Nei prossimi giorni – ha annunciato – procederemo alla firma del protocollo e daremo avvio alle attivita’ necessarie per implementare la Banca della Terra. L’obiettivo e’ quello di censire le terre agricole abbandonate ed assegnarle ad agricoltori, in particolare giovani, creando anche opportunita’ per chi oggi vive la crisi occupazionale che sta attanagliando il Paese, in particolare il Mezzogiorno. Potranno essere anche ampliate aziende agricole esistenti”. “E c’e’ un altro aspetto – ha continuato Cirillo – da sottolineare: i giovani che saranno selezionati potranno accedere anche a misure di finanziamento e incentivazione. Penso al programma ‘Resto al Sud’, che sostiene progetti imprenditoriali di giovani meridionali in eta’ 18-35 anni, agli interventi finanziari a favore dell’imprenditoria giovanile in agricoltura e di promozione delle filiere del Mezzogiorno, ma anche la Citta’ Metropolitana vorra’ essere vicina a chi vorra’ riqualificare e mettere a reddito terreni incolti, soprattutto a chi vorra’ praticare la cosiddetta agricoltura intelligente, finanziando e sostenendo progetti-pilota di smart farm”. “Il nostro auspicio – ha concluso il consigliere delegato – e’ infatti quello di far insediare su questi terreni incolti aziende di giovani agricoltori ‘digitali’ che utilizzino lo smart farming, che fornisce alle aziende ortofrutticole un sistema completo di strumenti e informazioni per controllare con precisione, da PC o tramite tablet o smartphone, i fattori che determinano la salute delle piante, le esigenze di irrigazione, le condizioni climatiche, in maniera da poter gestire al meglio le attivita’ e intervenire in maniera tempestiva e mirata in caso di necessita’, migliorando la qualita’ del raccolto e aumentando la redditivita’. E’ un progetto che abbiamo presentato e al quale stiamo lavorando, di concerto con il Ministero e l’Assessorato regionale competente, con grande impegno”.