Nagorà compie 7 anni: per il blog sui temi dell’urbanistica a Napoli lanciato dall’Acen oltre 10 mila follower

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in foto Francesco Tuccillo, presidente di Nagorà

Nagorà, il blog fondato da Acen e Ance Campania, compie sette anni. Nato nel 2016 per approfondire i temi dell’urbanistica e dello sviluppo socio-economico a Napoli e in Campania, ha rappresentato il primo prototipo di comunicazione orizzontale del mondo confindustriale.
Accanto agli interventi di esperti, politici e opinionisti, infatti, il blog ha sempre raccolto e pubblicato le esperienze e le suggestioni del pubblico generalista, che partecipa attivamente con suggerimenti e proposte sul blog e sui social ad esso collegati.
A due anni dalla nascita, è stata poi costituita l’Associazione Nagorà Laboratorio di idee, che annovera una ricca platea dei soci aderenti; tra gli altri, gli Ordini professionali degli Ingegneri, Architetti, Commercialisti e Avvocati di Napoli, Svimez, Srm, Il Sabato delle idee, l’Università Parthenope, la Banca di Credito Cooperativo di Napoli, a cui si sono aggiunte le recenti adesioni delle associazioni Macs, Est(ra)moenia e Friends of Naples.
Presieduto da Francesco Tuccillo, il laboratorio ha via via allargato il suo campo di azione, focalizzando l’attenzione anche sui temi di attualità che impattano sul territorio. Tra i temi approfonditi negli ultimi numeri, gli sviluppi e le attese legati al PNRR, la riforma (che non c’è) per la Città metropolitana, la questione sicurezza e decoro in città e le potenzialità dell’area orientale di Napoli.
Volendo fare un piccolo bilancio, in sette anni sono stati pubblicati più di mille contributi, interviste e articoli con un pubblico che ha superato i 10mila ‘follower’. Particolarmente apprezzate le rubriche “Va pensiero” di Paolo Macry, “5 minuti e poi” di Alfonso Ruffo, le interviste di Davide Cerbone, i contributi di Gennaro Biondi e Carlo De Luca negli spazi del blog riservati all’Osservatorio metropolitano Omen e all’Istituto nazionale di Architettura (Inarch) della Campania, accanto alle “Cronache Urbane” curate da Riccardo Rosi.