Un punto percentuale degli stipendi delle famiglie italiane è “mangiato” dai tassi d’interesse su mutui, prestiti e credito al consumo. La quota delle rate rispetto al reddito disponibile è passata dal 9,50% del 2019 al 10,55% di marzo scorso e, visti i successivi aumenti del costo del denaro, questa percentuale, è destinata salire. E’ quanto stima la Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) che in un rapporto sui tassi parla di ‘shock finanziario’ in arrivo per le famiglie e di reddito progressivamente eroso.