Musica: “Note partenopee”, la storia del sound di Napoli narrata attraverso 7 seminari divulgativi

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La storia del sound di Napoli, unica città del mondo ad essere nata dal canto, “figlia” della sirena Parthenope, che qui lentamente nei secoli si trasformò da donna con il corpo di uccello con zampe e artigli a donna pesce con la coda nel Medioevo, tra aneddoti, incontri, seminari divulgativi, concerti: questo e tanto altro è  “Note partenopee: viaggio nella storia del sound di Napoli”, rassegna musicale culturale presentata da Gente Green Aps, promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica”, che punta a mettere a sistema, a valorizzare e a internazionalizzare la creatività e l’unicità dell’universo musicale partenopeo.

Presentandosi come un percorso culturale coerente con la visione di ‘Napoli Città della Musica’ – dichiara Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco di Napoli per l’industria della musica e dell’audiovisivo – la proposta progettuale di Gente Green Aps illustra con passione e impegno i passaggi più significativi della canzone napoletana, partendo dal 1200 per attraversare il periodo d’oro e giungere al presente, fino a volgere lo sguardo verso il futuro, tra spettacoli dal vivo e momenti di approfondimento pensati per gli appassionati e per le nuove generazioni di ascoltatori”.

Note partenopee: viaggio nella storia del sound di Napoli” (16 Novembre  – 7 Dicembre 2024, presso la Casa della Cultura di Palazzo Cavalcanti, in via Toledo 348, e presso la Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato), sarà una sorta di percorso informativo – laboratoriale, dove il giornalista, critico musicale, scrittore, autore e musicista Carmine Aymone (che è anche ideatore e co-direttore artistico della rassegna con Guido Liotti) sarà protagonista di 7 eventi seminariali divulgativi, ciascuno della durata di 90 minuti, dedicati alla storia della musica in città, ai suoi generi, ai suoi eroi, di come essa ha accompagnato con le sue note le suggestioni del teatro di Eduardo de Filippo, a quanto essa ha influenzato negli anni mode, tendenze, segmenti della società.

Attraverso l’ausilio di immagini, documenti sonori, memorabilia d’autore, interventi di musicisti e operatori del settore, Carmine Aymone, che vanta una carriera più che trentennale alle spalle come “narratore di storie di musica”, nelle vesti di storytellers, ripercorrerà  presso la Casa della Cultura di Palazzo Cavalcanti, dalle ore 18, le tappe fondamentali della storia e del suono della musica napoletana, dal 1200 ad oggi, raccontando e svelando storie, leggende, aneddoti e curiosità.

  1. Il testamento della Sirena Parthenope (Lunedì 18 novembre, start h. 18). Dal “Canto delle Lavandaie del Vomero” a “Jesce sole” giungendo alla stagione d’oro della canzone napoletana, quella a cavallo tra il 1800 e il 1900, impreziosita dai versi di poeti come Di Giacomo, Viviani, E.A. Mario, Vincenzo Russo….
  2. Anni 50/60/70 (Venerdì 22 novembre, start h. 18). La rivoluzione dello swing e del R&B che arriva dagli States e si mescola con il Mar Mediterraneo: Renato Carosone, The Showmen, il neapolitan power con tutti i suoi “eroi” Pino Daniele, Edoardo Bennato, NCCP, Enzo Gragnaniello, Tony Esposito, James Senese & Napoli Centrale…
  3. Anni 80/90 (Venerdì 29 novembre, start h. 18). La superband di Pino Daniele, il live in piazza del Plebiscito del 1981. Parte il binario del Soul Express di Enzo Avitabile. Esplode l’irriverenza degli Squallor, il grido di denuncia dei 99 Posse, degli Almamegretta che incontrano il dub del Bristol sound. I Centri Sociali diventano laboratori di nuove idee e di “musica altra”.
  4. 2000/2010 (Martedì 3 Dicembre, start h. 18). Con l’arrivo del Nuovo Millennio, Napoli conserva il suo ruolo di capitale musicale d’Italia e di una delle città di musica più importanti ed influenti del mondo. Nasce in periferia un nuovo combat rock/hip hop di protesta: i Fiori del Male, ‘A 67, Fuossera, Co’ Sang..
  5. 2010… OGGI (Giovedì 5 Dicembre, start h. 18). Tra Liberato e Geolier, passando per i Foja, Dario Sansone, Maldestro, La Maschera, Tommaso Primo, STE, Fede ‘n’ Marlen, Nelson …. le nuove frontiere della musica partenopea, con i suoi nuovi linguaggi, i suoi nuovi strumenti di diffusione e promozione.

6/7. Le musiche di Eduardo I (Giovedì 28 Novembre, start h.18)

 Le musiche di Eduardo II (Mercoledì 4 Dicembre, start h.18)

In occasione dell’anniversario della morte di Eduardo De Filippo, la rassegna dedicherà due appuntamenti “fuori cronologia” incentrati sulle musiche e sulle canzoni che hanno “accompagnato” il genio di Eduardo. Saranno approfondite le musiche del maestro e Premio Oscar Nino Rota composte per celebri opere (Napoli milionaria, Filumena Marturano, Oggi, domani, dopodomani…) e ben 26 versi del grande drammaturgo, attore, regista, scrittore, musicati da Franco Nico e Antonio Sinagra tra cui I’ vulesse truvà pace o Si t”o ssapesse dicere e le meno note Si ognuno, ‘O cunto o La’.

Carmine Aymone introdurrà, con un suo exursus narrativo, anche i 3 spettacoli live musicali a cura di Guido Liotti (regista di show teatrali con musica e danza), che si svolgeranno in uno dei luoghi simbolo della storia della città, in piazza Mercato, nella Chiesa di Santa Croce e Purgatorio, che sorge dove fu decapitato Corradino di Svevia per ordine di Carlo I d’Angiò nel 1268, noto per essere stato il posto dove ebbe inizio la rivoluzione di Masaniello.

LIVE                                                                                                                           Canio Loguercio (Sabato 16 novembre, start h 19,30), “Canzoni sussurrate”: con Emilia Lugocka (Violoncello), Ermanno Dodaro (Contrabasso) e Massimo Antonietti (Chitarra). Canio Loguercio una Targa Tenco e diverse finali al Premio Recanati, lucano di nascita ma napoletano d’adozione, da anni si è ritagliato uno spazio nel pianeta musica con la sue sperimentazioni, il suo linguaggio, la sua ricerca. Si è avvicinato al mondo dei classici partenopei sempre in punta di piedi, con rispetto, facendone assaporare, tutto il loro  spessore, il suono, la seduzione, spogliandoli di orpelli. Accompagnato da un violoncello/voce, un contrabbasso ed una chitarra, dal vivo ripercorrerà parte della tradizione tardo romantica partenopea e dei primi del secolo scorso.

Fede ‘n’ Marlen “La casa è piena di luci” (Sabato 23 novembre, start h 19,30), all’anagrafe Federica Ottombrino e Marilena Vitale, due donne, due musiciste, due cantautrici, due voci che d’un tratto diventano una, con una propria “valigia dell’artista” con dentro la musica d’autore, i cantautori sudamericani come Caetano Veloso e Adriana Calcanhotto, la canzone napoletana, la suggestione per gli strumenti acustici e tradizionali.

“Di tempo e di amore” (Sabato 7 dicembre, start h 19,30) è il titolo dello spettacolo che vede protagonisti tra i tanti Giovanna Panza, Mario Formisano “4mX”, Gianluca Rovinello (arpa) e Michele Caso (violoncello).                                        La cantautrice Giovanna Panza in un primo tempo sarà accompagnata da arpa, chitarra e violoncello e da alcuni momenti coreografati; nella seconda parte dello spettacolo invece compariranno il basso e i sintetizzatori di Mario Formisano in una versione DAB dei suoi pezzi. Mario Formisano è un musicista di spicco del panorama nazionale, compositore, per vent’anni storico bassista degli Almamegretta.