Musica, Neapology: esce il nuovo disco del pianista Genny Basso

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Neapology sta per “apologia” e “antologia” della musica di per Napoli. Il nuovo disco del pianista napoletano Genny Basso, ultimo allievo e assistente di Aldo Ciccolini (al quale nel 2021 aveva dedicato, sempre per l’etichetta tedesca Ars Produktion, il disco d’esordio “Mozart Chopin Castelnuovo-Tedesco – Tribute to Aldo Ciccolini “) in uscita il 17 maggio, tiene unite, per la prima volta nel pianismo classico partenopeo, la musica classica e la canzone napoletana, sfidandone la tradizionale contrapposizione, per abbattere i confini tra i generi, in un viaggio nel tempo che parte e finisce nel golfo di Partenope, come racconta la splendida immagine di copertina del fotografo Mario Spada. Per la prima volta infatti in ambito classico un lavoro pianistico si concentra esclusivamente sul patrimonio musicale che ruota intorno a Napoli, spaziando dalle canzoni classiche napoletane più celebri nel mondo (da ‘O sole mio a Era de maggio), reinterpretate attraverso gli arrangiamenti originali e inediti di Genny Basso al pianoforte – talvolta delle vere e proprie riscritture, ma senza tradire la melodia originale – ad alcuni dei brani più belli di musica classica, scritti dai grandi compositori da Rossini a Stravinsky, che si sono ispirati a Napoli.

17 tracce, di cui 11 arrangiamenti della canzone napoletana, nel solco di un continuo gioco di rimandi e di citazioni dal mondo della musica classica, come il virtuosismo del 4° Momento Musicale di Rachmaninov che fa da tappeto pianistico alla melodia di O Sole mio, o gli echi di Saint-Saëns e Liszt in Scalinatella o ancora i rimandi alle atmosfere, alle armonie e finanche alle melodie pucciniane in Core ‘ngrato che assume le sembianze perfette di un’aria d’opera del realismo italiano.

Un viaggio nel tempo, attraverso la melodia, guidato dal canto della Sirena che ha ispirato alcuni tra i più grandi compositori di sempre, sia nella canzone che nella musica classica. Un progetto che affonda le radici nella storia di Napoli, ma anche in quella personale di Genny Basso, che racconta: “Da bambino, rimanevo incantato ad ascoltare mia madre che suonava “Piscatore ‘e Pusilleco”, al pianoforte: è stato il mio imprinting musicale, una passione che non mi ha mai abbandonato e che anzi, ho continuato a coltivare, parallelamente alla mia crescita di musicista classico”.

Nel libretto a cura dell’autore e critico musicale Stefano Valanzuolo si legge: “Non sorprende che un pianista di formazione e vocazione classiche come Genny Basso abbia scelto di rileggere alcune canzoni napoletane – non sempre e per forza le più celebri – in maniera inconsueta, arricchendole con elementi di stile riferibili ad autori di matrice “colta” (un termine, questo, che evoca gerarchie fuorvianti…) senza che l’intento suonasse sacrilego o ruffiano; senza porre il fruitore di fronte all’esercizio di stile compiaciuto. Quello che, a un primo ascolto, potrebbe apparire come un gioco, sin anche dichiarato, di camuffamento musicale si rivela invece punto d’arrivo di una lettura costruita con consapevolezza d’interprete, inseguendo (e talora, inducendo) allusioni e rimandi, creando intrecci resi credibili, al netto della sorpresa, da affinità di scrittura o di clima emotivo. […] Neapology” non inventa uno stile a sé nel tentativo di ammiccare a un pubblico che sia trasversale, ma mette in condivisione col pubblico gli esiti di un lavoro di ricerca pianistica innescato dall’intuizione, supportato dalla padronanza dello strumento, alimentato da una curiosità fruttuosa”.

Il disco sarà distribuito in 21 Paesi, nei negozi fisici e online e sulle principali piattaforme di streaming musicale quali Spotyfi, Amazon Music e iTunes.