Kikì torna con un racconto profondo e autobiografico: fuori mercoledì 29 gennaio il suo nuovo EP “La casa” (Futura Dischi), anticipato dai singoli “Le nuvole diranno di no”, “Quando torno” e “‘Sta lengua”.
Con “La casa” Kikì continua il percorso iniziato con il primo lavoro, “Il tempo”, analizzando il tema della casa come rifugio e come ricerca costante di un luogo, fisico o emotivo, dove sentirsi al sicuro. Traccia dopo traccia, l’artista esplora come la casa non sia solo un luogo, ma una condizione in continua evoluzione. Il viaggio parte dalla sua esperienza personale da nomade, fatta di traslochi e cambiamenti, e si sviluppa verso un concetto di casa che si trasforma di canzone in canzone.
La focus track dell’EP, “Non sono mai a casa”, riflette su come il concetto di casa possa andare oltre le mura di una casa fisica. Kikì racconta come spesso, in mezzo ai cambiamenti di città e case, sia stato più facile trovare comfort nelle relazioni umane che nei luoghi in sé, scoprendo che la vera casa è in realtà dove ci si sente accolti e compresi.
«Ci sono persone che quando le troviamo ci fanno sentire a casa. Sarà per la connessione che si stabilisce, perchè magari parlano lo stesso dialetto. Avendo cambiato più città e chissà quante case, spesso ho trovato conforto più nelle persone che nei luoghi fisici. “Non sono a casa” parla proprio di questo. Di come si possa entrare nella vita di una persona, in punta di piedi o sfondando la porta, e sentirsi a casa ogni qualvolta ci si ritrova assieme, sapendo di stare al sicuro» racconta Kikì.
“La casa” è rappresenta la chiusura di un cerchio, un EP anticipato dai singoli “‘Sta lengua”, brano in cui racconta il legame con la propria terra, “Quando torno”, pezzo che dipinge una serie di scene quotidiane che si possono creare in un qualsiasi posto che può essere identificato come casa, e “Le nuvole diranno di no”, in cui l’artista ci parla di come spesso casa non è un luogo ma una persona, e che per quanto ci possano essere eventi imprevedibili a mettere a rischio i nostri piani, quello che noi decidiamo, se lo vogliamo davvero, è più forte di tutto.
Kikì rappresenta l’inizio di una ricerca linguistica, nei temi e nelle sonorità. Dopo aver collaborato con artisti come Ghemon, Mistaman, Arya, Missey, RGB prisma e altri, e aver pubblicato la propria musica sotto lo pseudonimo di Sup Nasa, Claudio La Rocca, artista campano di base a Milano, inizia un nuovo percorso musicale. Allontanandosi dal classico sound derivante dalla black music e dall’elettronica che caratterizza le sue produzioni, Kikì gli permette di restituire una visione sonora diversa ed inedita. Illuminato dall’approccio viscerale di Dijon, dalle chitarre di Saya Gray, dal pragmatismo di Sampha e dalla ricerca di Frank Ocean, Kikì non rappresenta la sintesi di esperienze e ascolti, bensì un affacciarsi su nuovi panorami musicali. Nei mesi precedenti è uscito con “Le nuvole diranno di no”, “Quando torno” e “‘Sta lengua”, brani che hanno anticipato il suo secondo EP “La casa”.