Musica, il sottosegretario Cesaro lancia gli stati generali della canzone napoletana

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Gli Stati Generali per la valorizzazione della canzone napoletana con nuovi progetti di fruizione multimediale e di musealizzazione interattiva. È l’idea lanciata stamane dal sottosegretario ai beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro, nel corso del terzo appuntamento del 2016 de “Il Sabato delle Idee”, il pensatoio progettuale che dal 2009 ha messo insieme alcune delle migliori eccellenze accademiche, scientifiche e culturali della Campania. “La musica è un patrimonio culturale immateriale che può e deve essere un’eccezionale risorsa per la promozione del nostro Paese – ha spiegato Cesaro – perché è una delle migliori espressioni di usanze, conoscenze, e sentire collettivi, che hanno a che fare con l’animus più profondo di un popolo e del suo territorio. Da questo punto di vista, la canzone napoletana è stata una vera e propria ambasciatrice della città partenopea nel mondo: analizzando con attenzione testi e musiche, appare evidente quanto essa funzioni da proiezione immaginifica e coinvolgente di quel complesso caleidoscopio che è Napoli”. 
Un simile patrimonio, secondo Cesaro, “deve essere valorizzato al meglio innanzitutto non “musealizzandolo” nel senso ottocentesco del termine, ma rendendolo immediatamente fruibile attraverso le potenzialità tecnologiche e multimediali (offerte da piattaforme come iTunes, spotify, ecc.), che tanto appassionano soprattutto i più giovani, ma anche promuovendo iniziative di divulgazione della cultura musicale nelle scuola e nelle Università e nel contempo facendo vivere le tradizioni musicali dei territori attraverso nuovi percorsi emozionali di grande attrattività anche per i turisti stranieri, come spesso succede proprio all’estero dove grazie al “marchio Italia” si hanno milioni di visitatori, per esempio al Ferrari World di Abu Dhabi”. 
Ecco allora l’idea degli Stati Generali della canzone napoletana, con un comitato progettuale da istituire presso il Mibact coinvolgendo il Ministero dell’Istruzione e dell’Università, gli enti locali, le università, le scuole e le diverse istituzioni del settore come la Siae o la Rai, radunate proprio oggi nell’incontro del Sabato delle Idee, ospitato non a caso dall’università Suor Orsola Benincasa, sede esattamente da vent’anni del primo insegnamento universitario italiano dedicato alla canzone napoletana all’interno della cattedra di Storia della Musica diretta da Pasquale Scialò. Un’idea che ha trovato unanime consenso al tavolo dei relatori del Sabato delle Idee dedicato al tema “Narrare la canzone napoletana: dal palcoscenico al digitale”, con l’immediata adesione della Regione Campania, rappresentata dal consigliere per le organizzazioni culturali, Sebastiano Maffettone, dell’Università Suor Orsola Benincasa, rappresentata dal Rettore, Lucio d’Alessandro, delle diverse istituzioni accademiche, scientifiche e culturali del Sabato delle Idee, rappresentate dallo scienziato Marco Salvatore, della Siae rappresentata dal direttore dell’Ufficio legislativo Paolo Agoglia, e della Rai rappresentata dal direttore dello Sviluppo strategico, Carlo Nardello, dal vicedirettore di Rai Teche, Gianluca Picciotti, e dal direttore del Centro di Produzione di Napoli, Francesco Pinto.

Musica, il sottosegretario Cesaro lancia gli stati generali della canzone napoletana 

Gli Stati Generali per la valorizzazione della canzone napoletana con nuovi progetti di fruizione multimediale e di musealizzazione interattiva. È l’idea lanciata stamane dal sottosegretario ai beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro, nel corso del terzo appuntamento del 2016 de “Il Sabato delle Idee”, il pensatoio progettuale che dal 2009 ha messo insieme alcune delle migliori eccellenze accademiche, scientifiche e culturali della Campania. “La musica è un patrimonio culturale immateriale che può e deve essere un’eccezionale risorsa per la promozione del nostro Paese – ha spiegato Cesaro – perché è una delle migliori espressioni di usanze, conoscenze, e sentire collettivi, che hanno a che fare con l’animus più profondo di un popolo e del suo territorio. Da questo punto di vista, la canzone napoletana è stata una vera e propria ambasciatrice della città partenopea nel mondo: analizzando con attenzione testi e musiche, appare evidente quanto essa funzioni da proiezione immaginifica e coinvolgente di quel complesso caleidoscopio che è Napoli”. 
Un simile patrimonio, secondo Cesaro, “deve essere valorizzato al meglio innanzitutto non “musealizzandolo” nel senso ottocentesco del termine, ma rendendolo immediatamente fruibile attraverso le potenzialità tecnologiche e multimediali (offerte da piattaforme come iTunes, spotify, ecc.), che tanto appassionano soprattutto i più giovani, ma anche promuovendo iniziative di divulgazione della cultura musicale nelle scuola e nelle Università e nel contempo facendo vivere le tradizioni musicali dei territori attraverso nuovi percorsi emozionali di grande attrattività anche per i turisti stranieri, come spesso succede proprio all’estero dove grazie al “marchio Italia” si hanno milioni di visitatori, per esempio al Ferrari World di Abu Dhabi”. 
Ecco allora l’idea degli Stati Generali della canzone napoletana, con un comitato progettuale da istituire presso il Mibact coinvolgendo il Ministero dell’Istruzione e dell’Università, gli enti locali, le università, le scuole e le diverse istituzioni del settore come la Siae o la Rai, radunate proprio oggi nell’incontro del Sabato delle Idee, ospitato non a caso dall’università Suor Orsola Benincasa, sede esattamente da vent’anni del primo insegnamento universitario italiano dedicato alla canzone napoletana all’interno della cattedra di Storia della Musica diretta da Pasquale Scialò. Un’idea che ha trovato unanime consenso al tavolo dei relatori del Sabato delle Idee dedicato al tema “Narrare la canzone napoletana: dal palcoscenico al digitale”, con l’immediata adesione della Regione Campania, rappresentata dal consigliere per le organizzazioni culturali, Sebastiano Maffettone, dell’Università Suor Orsola Benincasa, rappresentata dal Rettore, Lucio d’Alessandro, delle diverse istituzioni accademiche, scientifiche e culturali del Sabato delle Idee, rappresentate dallo scienziato Marco Salvatore, della Siae rappresentata dal direttore dell’Ufficio legislativo Paolo Agoglia, e della Rai rappresentata dal direttore dello Sviluppo strategico, Carlo Nardello, dal vicedirettore di Rai Teche, Gianluca Picciotti, e dal direttore del Centro di Produzione di Napoli, Francesco Pinto.