Museo di Capodimonte, squadra più forte e nuova brand identità

22

«Capodimonte ha una ‘squadra’ finalmente più grande e più forte. Era dal secolo scorso che non si registrava un ingresso di personale qualificato così importante». Lo ha annunciato il direttore del Museo e Real Bosco di Napoli , Eike Schmidt, presentando tutti gli ‘arrivi’ del 2024 (immissioni completate il 1 dicembre) e la nuova identità di marchio (brand identità) dell’istituzione. «Un dato per tutti: siamo passati negli ultimi mesi da uno a sei funzionari storici dell’arte. In un museo come Capodimonte da un ventennio mancava un curatore dell’arte del Seicento, così come uno specialista che si occupasse del Gabinetto disegni e stampe, che custodisce i capolavori di Raffaello e Michelangelo, di fatto quasi sempre inaccessibile. Con l’arrivo di studiosi giovani e motivati ​​il ​​museo torna ad essere un centro di ricerca sulla storia e l’identità del Mezzogiorno e dell’Europa come confermano le nuove scoperte su Caravaggio a Napoli – ha sottolineato Schmidt – Anche la macchina amministrativa è quasi al completo. Tutti insieme siamo pronti per un 2025 di grandi cambiamenti e riaperture che vogliamo condividere con la città. Con il procedere puntuale dei lavori di efficientemento della Reggia e gli interventi nel Real Bosco dove cresceranno le aree aperte al pubblico ed attrezzate, la nuova Capodimonte è più vicina. Il primo segno è una brand identità inedita e un logo, nato da un giglio angioino, poi farnese e infine borbonico, quindi profondamente napoletano». Sul versante dei lavori nuova luce su Masaccio, Bellini, Botticelli, Parmigianino, Raffaello: è stato riaperto con il nuovo impianto di illuminazione (già adottato nella sala 62) il corridoio centrale del primo piano, i visitatori ritroveranno un percorso denso di capolavori, dalla sala 5, dove è esposta la Crocifissione di Masaccio, alla 20 che ospita le opere di Carracci. L’innovativa illuminotecnica a risparmio energetico, studiata per il museo, è già in funzione nell’ Appartamento Reale e nel Salone delle Feste (nuovamente visitabile dal 5 dicembre) che ospiterà il 9 dicembre, alle ore 20.00, lo spettacolo ‘Napul’èra’ per ‘Capodimonte in scena’ con Enzo Decaro ei Maestri Pietro Cantisani e Marco Ielpo. Con la piena operatività dei nuovi funzionari tecnico-specialistici per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, tutti storici dell’arte (età media under 40) e grazie ad alcuni rientri, Capodimonte colma lacune importanti avvicinandosi, almeno in settori chiave, all’ organico ideale. Grazie ad una squadra rafforzata sono già avviati numerosi progetti che si svilupperanno nel 2025.