Multiversity, al via i lavori del primo Advisory Board sotto la presidenza di Luciano Violante

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In foto Luciano Violante

Rafforzare il connubio tra formazione e innovazione per implementare un modello educativo accessibile a un numero sempre maggiore di studenti e favorire la transizione digitale del Paese. Questo il tema al centro del primo Advisory Board di Multiversity, il più grande Gruppo in Italia nel settore dell’Education, che si è riunito oggi sotto la presidenza di Luciano Violante.

Il Board, composto da accademici e personalità istituzionali tra le più autorevoli del Paese, è rappresentato da: Pierluigi Ciocca, Economista, Accademico dei Lincei; Marta Dassù, ex Vice Ministro degli Affari Esteri, Senior Director Europe di Aspen e direttrice di Aspenia; Gianni De Gennaro, Presidente Centro Studi Americani; Lucia Lucchini, esperta in protezione dati ed etica del digitale (Londra); Monica Maggioni, Responsabile Direzione Editoriale per l’Offerta Informativa in RAI; Alessandro Pajno, Presidente emerito del Consiglio di Stato; Corrado Petrocelli, Magnifico Rettore Università di San Marino; Giovanni Salvi, già Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione; Stefano Scarpetta, Direttore per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell’OCSE (Parigi); Ersilia Vaudo, Astrofisica ESA (Parigi).

L’Advisory Board di Multiversity è stato costituito allo scopo di fornire indicazioni e strategie a supporto della mission del Gruppo: creare un solido legame tra cultura digitale e sapere accademico, nell’ambito di una formazione flessibile e di qualità, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 dell’Unione Europea.

Secondo l’ultimo rapporto OCSE del 2023 “Education at a Glance”, l’Italia è al penultimo posto per numero di studenti che completano l’istruzione terziaria, con un valore che è al di sotto del 30%. Questo dato scende ulteriormente se si considera la percentuale di coloro che riescono ad ottenere il diploma di laurea triennale entro i tempi previsti, pari al 18,5% per gli uomini e al 22,5% per le donne.

“In tale scenario, è fondamentale creare connessioni tra discipline e saperi diversi affinché la formazione e l’aggiornamento professionale siano dinamici e basati su una conoscenza multidisciplinare”, ha commentato Luciano Violante, Presidente di Multiversity. “Da questo punto di vista, le Università Digitali rappresentano una colonna portante del sistema della conoscenza avanzata, in quanto capaci di offrire risposte efficaci e agili rispetto alle esigenze formative odierne e future, grazie alla padronanza dello strumento tecnologico che consente di adottare metodologie aderenti alle necessità dei giovani, a quelle del mercato del lavoro e in linea con i più elevati standard internazionali”.

“Gli Atenei Digitali hanno una responsabilità enorme: elaborare le modalità di trasmissione del sapere in base ai nuovi linguaggi e alle nuove forme comunicative digitali, per favorire la crescita di giovani studenti che devono saper cogliere le sfide di domani”, ha aggiunto Fabio Vaccarono, Amministratore Delegato di Multiversity. “Grazie alla loro capacità di raggiungere aree geografiche in cui non sono presenti istituzioni accademiche tradizionali e fasce di popolazione che non avrebbero la possibilità di frequentare corsi in presenza, le Università Digitali rappresentano un ascensore sociale senza precedenti, di cui il nostro Paese ha assoluto bisogno per colmare il gap sociale e culturale rispetto al resto d’Europa”.

Multiversity è pioniere nel settore della Digital Education con tre Università Digitali leader, Pegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma, che contano 72 percorsi di laurea, oltre 300 Master e più di 200 mila studenti. Fanno parte del Gruppo anche l’ente di certificazione Certipass, la coding factory Aulab e la società in partnership con il Gruppo 24 Ore, “24 Ore Formazione”.