di Marco Milano
L’evento andato in onda nei giorni scorsi ad Alvignano in occasione dell’inaugurazione del Mulino Bencivenga, è stata un’occasione per un attento parterre fatto anche di presenze istituzionali, politiche ed imprenditoriali del casertano, per una riflessione e un approfondimento che ha messo insieme arte e food, cultura e attualità, natura e virtuosismo imprenditoriale. E anche il sindaco di Alvignano, Angelo Marcucci che, con un filo di commozione nella voce, ha lodato l’iniziativa del patron Lorenzo Di Guglielmo, che ha attuato un’importante opera di bonifica e recupero territoriale su una superficie di circa 200.000 metri quadri, nella fertile valle del medio Volturno, in Via San Giacomo, dove oggi si coltivano biologicamente grani antichi, legumi e ortaggi, auspicando funga “da modello per altri operatori illuminati per lo sviluppo di un territorio che ha enormi potenzialità”. E, come detto, l’opening del Mulino Bencivenga è stato anche il viatico per dare il via ad una rassegna di incontri letterari e artistici, “Le Giornate al Mulino” con l’incontro a tema “Il Pane è Nostro”. Fare rete è la parola d’ordine emersa dall’incontro cui hanno partecipato nomi di rilievo, impegnati nelle politiche territoriali e nelle organizzazioni di settore. Ad intervenire sono stati il Direttore della rivista Infiniti Mondi, e Responsabile Operativo Progetti Strategici Fondazione Idis-Città della Scienza, Gianfranco Nappi, il poeta e saggista Mimmo Grasso, Jack Arbib, Presidente del Museo di Arte Ebraica Italiana di Gerusalemme, in compagnia del figlio Ruben, protagonisti entrambi di iniziative di ricerca e conservazione della memoria comunitaria, il patron Lorenzo Di Guglielmo che ha voluto che oltre che sede di attività di agriturismo e fattoria didattica, al piano superiore della struttura abbia visto la nascita una sala conferenze che è stata intitolata “Pietro Lista”, come omaggio all’artista , tra i più influenti esponenti dell’arte povera, il cui nome è legato a personalità del calibro di Marcello Rumma e Achille Bonito Oliva. “Solo partendo dalla consapevolezza del valore del nostro territorio, possiamo comprendere quanto sia fondamentale tutelarlo e promuoverlo – questo l’obiettivo dell’iniziativa – l’idea cardine è mettere in relazione arte e letteratura con il culto del pane e dei grani antichi: parole ed opere artistiche che mirano a valorizzare civiltà e tradizioni contadine”. All’interno e all’esterno del Mulino, sono state allestite opere d’arte contemporanea pensate specificamente per la destinazione, frutto della collaborazione con più e meno noti autori, in gran parte provenienti dal territorio campano. Espressioni artistiche figlie di un Genius loci che non smette mai di essere fonte di ispirazione. Sia nelle aree comuni che nelle eleganti sette camere matrimoniali pensate per gli ospiti che soggiorneranno al Mulino, troviamo, tra gli altri, i lavori di Valentina D’Andrea, Danilo Ambrosino, Gaetano Di Riso, Enza Monetti, Domenico Persico, Sergio Riccio, Felix Policastro, Rosanna Iossa, Pietro Lista, Diana D’Ambrosio, Giacomo Savio, Matteo Fraterno, Gianroberto Iorio, Lamberto Correggiari, Raffaele Avella. Finale, poi, con degustazione, a cura dello chef Vincenzo De Cristofano, visto che al Mulino Bencivenga il cibo vuole essere vissuto sia come conoscenza che come esperienza. Prodotti genuini di produzione locale come pane del mulino, olio evo, burro e ricotta di bufala, caciocavallo e provolone del Matese, maialino nero casertano, pomodorino confit, farro bio integrale, fagioli gialli di Miscano, focacce con farina Risciola. Oltre alla degustazione di alimenti ottenuti a chilometro zero con farine di qualità, la struttura presenta un Bio-Market con prodotti di produzione locale.