Martedì 14 agosto alle ore 19,00 sarà inaugurata la mostra Viaggio a Navieam, a cura di Francesco Creta, che il Comune di Puglianello, ad avvio di stagione 2018, ha organizzato per Casa Marchitto. La mostra propone una serie di disegni e pastelli inediti dall’artista Pietro Finelli. Sannita di nascita e di formazione, frequenta prima il liceo artistico beneventano e poi la facoltà di Architettura a Napoli; oggi vive ed opera a Milano. Da alcuni anni svolge un’interessante e originale ricerca sulla pittura e per realizzare il suo progetto artistico, ritenendo la stessa non più adeguata a rispondere a “quella dinamica originaria che per secoli ha identificato l’arte con il concetto stesso di pittura?”, parte dalle immagini del cinema noir americano degli anni quaranta e cinquanta. Il suo lavoro si sviluppa non come semplice riproposizione pittorica dell’immagine cinematografica, semmai come occasione di un sempre più necessario scambio tra due media, come tentativo di far emergere, di aprire la verità dell’immagine, al di là del concetto stesso di visione, recuperando così le originarie potenzialità del mezzo pittorico stesso. Già nel titolo della mostra Viaggio a Navieam è possibile cogliere il messaggio finelliano: Navieam è l’acronimo di Napoli, Vienna, Amsterdam. Le opere in mostra con un unico denominatore comune sono state realizzate a seguito di “scatti” fotografici a Napoli, a Vienna e ad Amsterdam. In sostanza si tratta di frammenti urbani nel caso di Napoli, di particolari di opere pittoriche del Rijksmuseum di Amsterdam, degli uni e degli altri nel caso di Vienna con riferimento all’Albertina, al Leopold museum e al Dritte Mann Museum, museo dedicato all’omonimo film di Carol ReedIl terzo uomo. Su questi “scatti”, composti dall’artista all’interno delle sue topografie spaziali di carta nera o bianca, attuando la piegatura della carta, Finelliinterviene con matita e pastello per entrare in quella zona dialettica che il disegno rappresenta per lui: un confinamento urbano e spaziale, intellettuale e poetico, nel senso di sintesi poetica che unisce entrambi i risvolti, costruzione e parafrasi del mondo. Perché il mondo è nel particolare, nel frammento, nell’estasi diagrammatica, che un segno autopoietico svolge all’interno del reale, nella accezionedeclinata da HumbertoMaturana e Francisco Varela. La mostra resterà aperta a tutto il 16 settembre 2018.