Mostre, Oliviero Rainaldi rivisita Caravaggio con “Le otto opere della Misericordia”

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Fino al 30 settembre arriva al Pio Monte della Misericordia di Napoli l’arte contemporanea e mistica di Oliviero Rainaldi che presenta “Le otto opere di Misericordia”, rivisitazione de Le Sette Opere di Misericordia, uno dei più grandi capolavori del Caravaggio conservato proprio al Pio Monte. Oliviero Rainaldi, classe 1956, le cui opere sono presenti all’estero e in Italia – come Caduti nel Palazzo dell’Onu, il bassorilievo Neptune in the Windrealizzato per il marchio Maserati, la scultura simbolo del Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park in Michigan – pone la sua opera come estensione naturale profusa dalla luce del capolavoro del Caravaggio, opera del 1607, caricandolo di ulteriori segni mistici e profondi significati. Il dipinto del Merisi – che fu la prima commissione da parte di Luigi Carafa che protesse la fuga dell’artista da Roma dopo la condanna per omicidio – esprime attraverso il forte contrasto di luci la visione diretta della realtà che lascia emergere la verità delle azioni e i sentimenti di compassione. Rainaldi, alle sette opere – Dar da bere agli assetati, Ospitare i pellegrini,Visitare gli infermi, Dar da mangiare agli affamati, Vestire gli ignudi, Visitare i carcerati e Seppellire i morti – col suo progetto unico propone l’aggiunta di un’ottava: la misericordia con sé stessi, il proprio essere che è luogo dell’accoglienza, del perdono, della carità, come preparazione attraverso la conoscenza e riconciliazione con la propria interiorità. In bilico tra sacro e profano, misticismo e indagine sulla natura umana, la scultura realizzata per l’esposizione partenopea si ispira a quella fiamma simbolo dello Spirito, citando la torcia che compare al centro della tela del Caravaggio che troneggia nell’abside della Chiesa.