Mostra d’Oltremare, bando da 7 mln per la riqualificazione

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Sette milioni di euro per la riqualificazione della Torre delle Nazioni. E’ questo il primo lotto messo a bando oggi dalla Mostra d’Oltremare di Napoli, che dà il via alla fase operativa del progetto di riqualificazione del polo fieristico partenopeo. Il bando europeo pubblicato stamattina, disponibile sul sito web della Mostra d’Oltremare, prevede la ristrutturazione di uno degli edifici più importanti del patrimonio monumentale della Mostra e costituisce il primo dei Grandi progetti che parte concretamente nell’area urbana di Napoli. L’intervento restituirà alla città la piena fruizione della Torre delle Nazioni, costruita nel 1940. “Con questo bando diamo il via a uno dei principali interventi di rigenerazione urbana relativo alle aree metropolitane del nostro Paese“, spiega il consigliere delegato della Mostra d’Oltremare Giuseppe Oliviero. Giuseppe OlivieroMostra d’Oltremare – aggiunge – si riappropria del suo segno urbano ponendosi quale fulcro induttore dello sviluppo dell’intera area occidentale di Napoli. Abbiamo lavorato con impegno, con la consapevolezza che una sana gestione di un asset pubblico si dimostra facendo partire azioni concrete. Mostra d’Oltremare sta lavorando per far partire in tempi brevi l’intera riqualificazione dell’area: presenteremo infatti a breve alla Regione Campania il progetto per il completamento della ristrutturazione dell’intera area a partire dai padiglioni fieristici“.Donatella Chiodo Il presidente della Mostra d’Oltremare, Donatella Chiodo, sottolinea che “stiamo mettendo in campo un rilancio globale del polo fieristico sia in termini di attività orientate allo sviluppo economico del nostro territorio sia in termini strutturali. Abbiamo individuato nell’accessibilità integrata una delle linee strategiche di sviluppo, perché vogliamo costruire un luogo dove tutti possano accedere senza difficoltà. Questa nostra scelta ci ha guidato anche nell’elaborazione dei bandi nei quali vengono richieste migliorie per l’accessibilità delle persone portatrici di bisogni speciali d’accesso“.