Donne che muoiono di parto: un evento drammatico che resta raro e che vede l’Italia in linea con l’Europa. La freddezza dei dati indica una media di 10 decessi materni ogni Donne che muoiono di parto: un evento drammatico che resta raro e che vede l’Italia in linea con l’Europa. La freddezza dei dati indica una media di 10 decessi materni ogni 100 mila bambini nati vivi. Con non poche differenze regionali nel nostro Paese, dove la Campania registra i livelli più alti di mortalità e la Toscana i più bassi. Lo indica l’Istituto superiore di sanità in un Rapporto presentato oggi Roma al convegno ‘Sorveglianza della mortalità materna in Italia: validazione del progetto pilota e prospettive future’. Dal progetto pilota, al centro dell’incontro di oggi e coordinato dall’Iss in sei regioni – Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia – è emerso che i certificati di morte dell’Istat sono in grado di rilevare solo il 41% dei casi. I dati sono stati quindi raccolti utilizzando due metodologie distinte: da una parte incrociando le rilevazione dei registri di mortalità con le schede di dimissione ospedaliera, dall’altra attivando una sorveglianza attiva per identificare e analizzare nel dettaglio tutti i casi di morte materna che avvengono nelle regioni partecipanti. I risultati confermano che i dati italiani sono in linea con quelli del resto d’Europa, esattamente come nel Regno Unito e in Francia. Tra le regioni partecipanti il rapporto più basso (4,6 morti materne ogni 100 mila nati vivi) è stato rilevato in Toscana, il più alto (13,4 ogni 100 mila nati vivi) in Campania.