Montenegro, vietato ingresso nel Paese di ex ambasciatore serbo

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La dirigenza di Belgrado ha protestato per la decisione delle autorità del Montenegro di non consentire l’ingresso nel Paese all’ex ambasciatore serbo a Podgorica Vladimir Bozovic. Il ministro degli Esteri serbo Ivica Dacic ha parlato di enorme scandalo che dimostra la mancata volontà del Montenegro di normalizzare i rapporti con la Serbia.
A Bozovic è stato negato l’ingresso in Montenegro al valico di frontiera di Rance, nonostante nei giorni scorsi il ministero dell’Interno montenegrino avesse annunciato la revoca del provvedimento restrittivo imposto in passato nei confronti dell’ex ambasciatore. Non sono stati indicati i motivi del divieto. Bozovic era stato espulso dal Montenegro nel novembre 2020 al culmine di una profonda crisi politica e diplomatica con la Serbia, che aveva a sua volta revocato il gradimento all’ambasciatore montenegrino. Con l’uscita di scena di Milo Djukanovic, leader incontrastato del Montenegro negli ultimi trent’anni sia come presidente che come premier, la cui politica è stata segnata da una crescente avversione a quella che ritiene la linea egemonica di Belgrado nei Balcani, l’elezione a nuovo presidente montenegrino del giovane europeista Jakov Milatovic aveva suscitato forti speranze per un miglioramento dei rapporti tra i due Paesi vicini. Ma le dure parole di Dacic suonano come una doccia fredda e gettano un’ombra sulle prospettive di miglioramento delle relazioni fra Belgrado e Podgorica. A suo dire, Bozovic intendeva visitare i genitori, che vivono in Montenegro, dopo che erano state abolite le restrizioni nei suoi confronti. “Le autorità di polizia montenegrine con il nuovo divieto di oggi dimostrano di non rispettare le decisioni della dirigenza del Paese, e di non volere una reale normalizzazione dei rapporti con la Serbia”, ha detto il ministro degli Esteri serbo.