Monete, diremo addio al biglietto da 500 euro

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Chi le ha viste mai le banconote da 500 euro che l’Unione europea vorrebbe ora abolire? Proprio così: la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea stanno valutando la possibilità di abolire la diffusione di banconote da 500 euro nel quadro – si dice – delle attività finalizzate al contrasto dei finanziamenti al terrorismo.

Insomma, la giustificazione ufficiale è che le organizzazioni terroristiche (e le organizzazioni criminali, verrebbe da pensare) utilizzino appunto la banconota comunitaria di grosso taglio per finanziare le proprie attività.

È questo, dunque, il motivo per cui solo raramente questa banconota è finita nel nostro portafoglio? Può darsi.

C’è, infatti, anche chi la pensa diversamente, in proposito. Diversi esperti, per esempio, stimano che le banconote da 500 euro vengano utilizzate principalmente al di fuori dei confini dell’Unione Europea, in paesi la cui popolazione preferisce tenere riserve di denaro contante piuttosto che affidarsi a istituti di credito e aprire un conto bancario. Come dire: meglio sotto il materasso, soprattutto di questi tempi.

Per altri, invece, l’idea di abolire la “grande” moneta rientra più semplicemente nella strategia della guerra dichiarata ai contanti, sia pure giustificata da intenti nobili: al fine – si dice sempre – di colpire l’evasione fiscale e il lavoro nero. E siccome, sull’argomento, c’è già un primo parere favorevole espresso da Germania, Bce e Francia, tutt’altro che infondata appare perciò la convinzione che questo processo sia, ormai, lentamente e silenziosamente, già a buon a buon punto.

Con il quesito iniziale, allora, anche un’altra domanda torna d’obbligo. Ma a chi è venuto mai in mente – con la stampa della nuova moneta – di mettere in circolazione anche una banconota di questo taglio, visto che le grandi potenze economiche – Stati Uniti in testa – avevano soppresso già da tempo pezzi così grandi? Certo, resisteva e resiste ancora il Mille franchi svizzero, ma quello della Confederazione elvetica – come si sa – è un caso a parte. E siccome crediamo che difficilmente la ricca Svizzera, nel caso, seguirà l’esempio dell’Ue, il suo pezzo da Mille diventerà unica e vera star nel panorama delle monete. Ma la Svizzera – come tutti sanno – è una storia a parte, nel bene e nel male: per tradizione e vocazione valutaria, appunto. Nonostante tutto, infatti, il franco è considerato ancora moneta rifugio.

E’ appena il caso di annotare, peraltro, che l’abolizione della moneta da 500 euro avrebbe – secondo alcuni – non poche implicazioni sul Forex (mercato delle valute). Per Athanasios Vamvakidis, analista di Banf of America Merrill, la conseguenza di una simile decisione sarebbe che L’euro si indebolirà, soprattutto contro dollaro e franco svizzero. Il biglietto verde è la moneta più liquida e dovrebbe guadagnare dal calo della domanda di euro. Anche il franco svizzero dovrebbe essere favorito da una simile misura perché ha le banconote di maggiore taglio tra le economie del gruppo dei grandi del G10″.

Ad ogni buon conto, la discussione sollecita un’ultima domanda: ma perché la Bce decise di stampare la moneta da 500 euro e non invece il biglietto da un euro, come sarebbe stato più logico (il dollaro è di carta, per dire) e forse anche comodo ed utile, soprattutto per noi italiani?