Mobilità sostenibile, fino a 1 mln di euro ai Comuni per piste ciclabili e trasporti green

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Sono in arrivo 35 milioni di euro per piste ciclabili e incentivi ai trasporti verdi. È stata trasmessa al Parlamento la bozza di decreto che attuerà le misure sulla mobilità sostenibile introdotte dal Collegato Ambiente (Legge 221/2015).
Il Collegato Ambiente, approvato alla fine del 2015, ha stanziato appunto 35 milioni di euro per il primo programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro basato su piedibus, carpooling, carsharing, bikepooling e bikesharing.

 Progetti dei grandi Comuni
Il decreto consentirà di finanziare progetti dal valore di almeno un milione di euro, presentati dai grandi Comuni: l’obiettivo quello di incentivare le amministrazioni ad implementare e potenziare i loro investimenti in materia di mobilità verde.

Chi può partecipare
Sotto la lente d’ingrandimento del decreto è collocata la mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. Ad accedere ai finanziamenti saranno gli enti locali con una popolazione superiore ai 100mila abitanti, con l’esclusione di quelli che non rispettano i loro obblighi di comunicazione in materia di qualità dell’aria. Ciascuno potrà presentare un solo progetto, anche in associazione con altri enti.
I Comuni avranno tre mesi di tempo per inviare i loro progetti tramite posta elettronica certificata. Entro i successivi 60 giorni il ministero dell’Ambiente provvederà alla ripartizione delle risorse con un proprio decreto che indicherà anche le quote di cofinanziamento. Il ministero potrà coprire una percentuale compresa tra il 60 e l’80 per cento dei costi totali ammissibili, fino a un massimo di 1 milione per i Comuni singoli e 3 milioni per quelli aggregati. L’importo minimo di cofinanziamento corrisponderà a 200mila euro.

Come accedere ai finanziamenti
Per partecipare al bando gli enti locali saranno tenuti a inviare al Governo il programma operativo di dettaglio, azione necessaria per accedere alla ricezione del primo 30 per cento delle risorse; certificare uno stato di avanzamento pari al 25 per cento del progetto, al fine di incassare una seconda quota pari al 25 per cento.
Si prosegue in questo modo fino a giungere alla rendicontazione finale. Per il monitoraggio e la verifica dell’attuazione dei progetti sarà spesa una cifra pari al 4 per cento delle risorse totali stanziate. In caso di mancata esecuzione, il ministero potrà intervenire per la revoca dei fondi.

Gli interventi incentivati
Potranno accedere ai finanziamenti gli interventi di realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità collettiva a basse emissioni (piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing, infomobilità); realizzazione e adeguamento di percorsi protetti per favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro a piedi e in bicicletta, tra cui le corsie ciclabili e le zone 30 (strade con limite di velocità a 30 chilometri orari);  realizzazione di programmi di formazione ed educazione di sicurezza stradale e di guida ecologica; realizzazione di programmi di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici, delle università e delle sedi di lavoro.

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