Piscina Mirabilis, Grotta della Sibilla, Tomba di Agrippina, il teatro romano di Miseno e la Grotta della Dragonara: cinque siti archeologici, cinque posti da cui trasuda storia ma, prima ancora, cinque luoghi del Mito. A prendersene cura delle figure ormai altrettanto mitiche, i cosiddetti “assuntori di custodia”, residenti tra Bacoli e Pozzuoli quasi tutte in là con gli anni. È a loro, a Giovanni, Carlo (detto Caronte), Filippo, Imma e Salvatore che lo stato affida – per un euro al giorno – questi antichi siti non avendo la possibilità di organizzarne diversamente la fruizione.
Un impegno tramandato da generazioni che riempie di orgoglio queste persone. I giornalisti Alessandro Chetta e Marco Perillo hanno raccolto le loro storie nel docu-film “Mirabiles. I custodi del Mito”, presentato in anteprima nella cinquecentesca Villa Avellino a Pozzuoli in occasione della conferenza di Malazè, l’evento tra mito, gusto e cultura che si terrà dal 3 al 18 settembre ai Campi Flegrei. Autoprodotto, il documentario dura 29 minuti, il tempo di scoprire luoghi meravigliosi attraverso la voce di persone che hanno scelto, come fosse una missione, di reggere il peso di tanta bellezza.
