Milei ad Atreju: “Lunga vita alla libertà, dannazione!”

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Milano, 14 dic. (askanews) – “Lunga vita alla libertà, dannazione!”. Così Javier Milei, presidente dell’Argentina ad Atreju più e più volte ha ripetuto il suo classico slogan durante il suo discorso. E con lo stesso slogan – ¡Viva la libertad, carajo! – ha concluso il suo discorso con evidente riscontro in platea.

L’intervento di Milei è suonato come un manifesto, cadenzato a punti e talora applaudito, con il pubblico di Atreju – ringraziato da Milei, come anche Giorgia Meloni – che ha anche riso ad alcune battute del presidente argentino. Il leader ha invitato la destra a combattere la sinistra “come una falange romana” e a considerare il centro moderato come “sempre funzionale al socialismo”, che evidentemente Milei considera un “nemico”.

Una dialettica con molti slogan come “la migliore difesa è sempre un buon attacco” oppure “non si può essere tollerante con l’intollerante” o “dobbiamo imparare dai errori del passato”. E ancora: “Dare battaglia culturale al potere non è solo consigliabile, ma è un obbligo. Avere una buona idea è solo l’inizio”.

“Dicono che la politica è l’arte del possibile, ma noi stiamo dimostrando tutti i giorni che in realtà la politica è l’arte di rendere possibile ciò che i mediocri dicono che è impossibile” ha dichiarato in un passaggio, molto applaudito. Poco prima aveva tessuto le lodi delle “grandi gesta civilizzanti che rappresenta l’Occidente”. E questa causa, quella occidentale, Milei dice “noi la difendiamo, è giusta e nobile, molto più grande di ognuno di noi”.

In generale Milei si è tenuto sulla teoria: “La battaglia culturale è regolata da regole universali e temporali della politica, le quali hanno saputo adattarsi bene. Ora dobbiamo superarle, perché noi siamo migliori in tutto, e loro, diciamo, vanno a perdere contro di noi”.