“Sono indignato come essere umano, ancor di più come missionario davanti al rinnovato, indecente spettacolo, messo in atto dal nuovo governo Meloni”. Lo denuncia padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, riferendosi a quanto sta avvenendo al largo delle acque di Catania. “E’ da 15 giorni che quattro navi salvavita hanno chiesto un porto sicuro in Italia. Solo oggi la Humanity 1 è stata autorizzata a entrare nel porto di Catania. Ma secondo un nuovo e cinico decreto del governo Meloni – osserva il missionario – è stata eseguita una ispezione sanitaria sulla Humanity per selezionare solo i fragili cioè donne e bambini, ai quali è stato permesso di sbarcare. 34 profughi, maschi adulti restano a bordo della nave, perché, secondo l’ispezione sanitaria del governo, non sono fragili”. “La nave sta disobbedendo al diktat governativo e non lascerà il porto finché non sbarcheranno le altre 34 persone a bordo della nave perché sarebbe illegale dato che sono tutti profughi. Quale è il criterio di selezione per lo status di fragilità? Questi esseri umani salvati dalle navi ong non sono forse tutti fragili ? – chiede – Uomini, donne, bambini che hanno attraversato il deserto, passati per i criminali lager libici dove ha no subito torture e violenze indescrivibili, non sono forse più che fragili? Non solo, senza dimenticare il viaggio più spaventoso su ‘fragili’ imbarcazioni sfidando la morte. E’ mai possibile questo nostro pauroso silenzio davanti a tanta sofferenza umana?”. “E’ inaccettabile che un governo risponda a tali tragedie umane (spesso da noi provocate) con un così disumano decreto ? Allora siamo davvero davanti a un governo di ultradestra che esprime il suprematismo bianco? E il presidente Meloni ha un cuore o no? C’è solo da vergognarsi”, l’amarezza di padre Zanotelli.