Migliorare l’impatto dell’aviazione sul clima e sulla qualità dell’aria: ecco le soluzioni del progetto CREATE coordinato dall’Università Parthenope

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Gli eventi meteorologici dirompenti stanno diventando più frequenti ed estremi a causa anche dei cambiamenti climatici.

L’aviazione deve necessariamente fare la sua parte per mitigare il proprio impatto sul clima. Le operazioni del traffico aereo, infatti, hanno un impatto significativo sulla qualità dell’aria, soprattutto nelle aree adiacenti agli aeroporti, e sul clima.  Utilizzare traiettorie ottimizzate (che variano a seconda delle condizioni meteo) può contribuire a ridurre le emissioni e a proteggere la salute umana e il clima.

Il progetto CREATE ha sviluppato diverse soluzioni per mitigare l’impatto climatico ed ambientale e migliorare la sostenibilità a lungo termine delle operazioni di gestione del traffico aereo.

Lo scopo principale di CREATE è trovare soluzioni alle operazioni del traffico aereo per ridurre sia l’impatto sulla qualità dell’aria (a breve termine) che gli impatti climatici (a lungo termine) indotti dall’aviazione.

A scopo dimostrativo CREATE ha studiato i processi che le operazioni aereonautiche nell’area di Capodichino (in prossimità dell’area urbana di Napoli) hanno sulla qualità dell’aria, attraverso lo sviluppo e l’applicazione di sistemi di qualità dell’aria multi-scala multi-inquinante, che consentono la valutazione dell’impatto in funzione delle opzioni di politiche di regolamentazione del traffico aereo. Tale risultato è applicabile anche in altri contesti e potrà supportare la comunità dell’aviazione nella stima dell’entità degli impatti ambientali che del traffico aereo, anche futuri.

CREATE ha anche sviluppato algoritmi di ottimizzazione delle traiettorie dei velivoli che, durante l’esecuzione del volo, variano in caso di perturbazioni metereologiche. Il progetto ha inoltre progettato un modulo che consente di mitigare gli effetti delle emissioni di diversi inquinanti clima-alteranti, tra cui l’anidride carbonica, gli ossidi di azoto e il vapore acqueo.

Sia la comunità scientifica che quella industriale sono molto interessati ai risultati di progetto.

Il progetto è coordinato dall’Università di Napoli “Parthenope” ed impegna altri centri di ricerca tra i più importanti in Europa:

  • ISSNOVA, Istituto per la società sostenibile e l’innovazione, con sede a Napoli;
  • Arianet SRL, con sede a Milano;
  • CIRA, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, con sede a Capua
  • Ilmatieteen Laitos, Istituto Meteorologico Finlandese
  • NLR – Centro aerospaziale olandese;
  • UPC, l’università Politecnica di Catalogna

Per maggiori informazioni, cliccare su https://create-project.eu