Metastasi cerebrali, software hi-tech per radiazioni mirate: Italia all’avanguardia

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Una nuova tecnica hi-tech di radioterapia che vede l’Italia all’avanguardia nel mondo si è dimostrata in grado di colpire molte metastasi cerebrali contemporaneamente, riuscendo a bloccarne la progressione. A dimostrarlo, uno studio pubblicato sul Journal of Cancer Research and Clinical Oncology. La radiochirurgia è una tecnica radioterapica non invasiva che permette di irradiare piccole lesioni tumorali con un’elevata dose di radiazioni. Da alcuni anni viene utilizzata al posto della radioterapia convenzionale in alcuni tipi di metastasi. Ultimamente si è iniziato a utilizzarla anche per le metastasi al cervello, ma finora era possibile trattane una alla volta, richiedendo numerose sedute, con il rischio di dilazionare troppo i tempi di cura. Grazie a un nuovo software da integrare all’apparecchiatura di radiochirurgia è ora possibile trattare contemporaneamente fino a 10 metastasi cerebrali. A verificarne per la prima volta al mondo i risultati e’ stato uno studio avviato nel 2017 presso l’Ircss Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona). Il team di ricerca, guidato da Filippo Alongi, direttore dell’Unità operativa complessa di radioterapia oncologica e professore associato all’Università di Brescia, ha trattato 381 metastasi encefaliche in 64 pazienti. Ad una prima visita di controllo a distanza di due mesi, nel 99% dei casi si è manifestato un arresto della progressione e una remissione parziale o completa di ogni metastasi trattata. Inoltre non sono stati riportati effetti collaterali significativi.