L’Occhio di Leone, ideato dall’artista Giuseppe Leone, è un osservatorio sull’arte visiva che, attraverso gli scritti di critici ed operatori culturali, vuole offrire una lettura di quel che accade nel mondo dell’arte, in Italia e all’estero, avanzando proposte e svolgendo indagini e analisi di rilievo nazionale e internazionale.
Dal 12 al 27 ottobre 2024 Palazzo Tubertini, sede di Azimut a Bologna, si trasforma in un luogo di riflessione e sensibilizzazione attraverso la mostra della I edizione del Premio Lilt per la Fotografia Contemporanea organizzato dal presidente Lilt di Bologna Francesco Rivelli e ideato dalla visual artisti Anna Rosati, che ha condiviso la direzione artistica con Azzurra Immediato. La mostra, dal titolo evocativo Metamorfosi: Uno scatto per il futuro, si propone di intrecciare il linguaggio visivo con un tema di cruciale importanza: la prevenzione oncologica, che Lilt Bologna, promotrice dell’evento, sostiene da oltre cento anni.
L’inaugurazione, prevista per sabato 12 ottobre, coincide con la 20^ Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci conferendo alla mostra un respiro ancora più ampio e culturalmente dinamico. L’evento si colloca all’interno del Mese Rosa, dedicato alla prevenzione del tumore al seno, creando così un ulteriore legame tra la cultura visiva e la consapevolezza sanitaria. Durante l’opening, interverranno figure di spicco del mondo della cultura e della scienza, oltre al Prof Francesco Rivelli ci sarà la Prof.ssa Loretta Secchi, già girata del Premio e la regista Agnese Mattanò, autrice di un cortometraggio ispirato ai temi della mostra.
Le opere esposte testimoniano la varietà di approcci e sensibilità dei partecipanti, capaci di catturare, attraverso l’obiettivo fotografico, momenti di intima trasformazione. Anna Nagy, vincitrice della categoria Professional con il suo progetto ‘Battere e Levare’, esplora con grande intensità il ritmo nascosto della vita, mentre Marilena Pisciella, vincitrice della categoria Emergenti con ‘Se ne volò nel più sublime loco’, propone una narrazione visiva capace di evocare suggestioni poetiche. Attorno a queste due voci si dispiega il lavoro di finalisti altrettanto ispirati, che offrono prospettive differenti ma ugualmente potenti su temi quali la condizione umana, il tempo e la memoria. Presenti, infatti, gli altri progetti finalisti, selezionati nei mesi scorsi e premiati da una giuria d’eccezione, presieduta da Shobha e composta da Benedetta Donato, Loretta Secchi, Massimo Mattioli ed Enrico Stefanelli. In mostra, pertanto, le opere di Lucia Alessandrini, Serena Biagini, Matteo Bianchi, Francesco Dolci, Silvia Gaffurini, Sandra Lazzarini, Manuela Podda, Daniele Robotti, Beatrice Speranza, Alessandro Trapezio, fotografi che con le loro immagini invitano a un viaggio attraverso le emozioni e le riflessioni più profonde.
La mostra non è semplicemente un’esposizione di talento, ma un dialogo intenso tra arte e scienza, dove la fotografia diventa il mezzo per veicolare un messaggio cruciale: prevenire è vivere. Come sottolinea il Prof Rivelli, l’iniziativa del Premio LILT rappresenta un impegno costante nella diffusione della cultura della prevenzione oncologica, un progetto che aspira a coinvolgere sempre più artisti e pubblico, promuovendo la consapevolezza della salute attraverso l’arte.
Il percorso espositivo, allestito presso gli eleganti spazi di Palazzo Tubertini, invita il pubblico a riflettere e a lasciarsi emozionare dalle opere in mostra. A suggellare l’intensità dell’evento, il cortometraggio di Agnese Mattanò offre una personale interpretazione delle opere fotografiche, creando un ulteriore strato di narrazione visiva che amplifica il tema centrale della prevenzione ed la presenza de Il Principato del Profumo, per una esperienza immersiva e suggestiva.
In questa celebrazione del connubio tra arte e salute, Metamorfosi si configura come un viaggio unico, capace di rendere tangibile l’essenza stessa della fotografia: catturare l’istante perfetto per costruire il futuro.
La mostra è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 17:00, con un’apertura straordinaria sabato 19 ottobre. L’ingresso è gratuito.