Meta, uno studio analizza l’impatto delle tecnologie immersive sul Pil italiano

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(foto da Pixabay)

Le tecnologie immersive sono le nuove frontiere dell’innovazione perchè possono plasmare significativamente la crescita futura e guidare investimenti strategici in vari settori dell’economia italiana, offrendo nuove opportunità nel campo dell’apprendimento e dello sviluppo di competenze digitali e portando alla creazione di nuovi posti di lavoro. Questo è il quadro che emerge dallo studio realizzato dal Politecnico di Milano, scelto da Meta per analizzare il peso economico e il valore sociale delle tecnologie immersive e l’impatto sulle persone, sulla società e sull’economia italiana. La ricerca ha valutato l’impatto economico delle tecnologie immersive sul Pil italiano nei prossimi 5 anni, tracciando un parallelismo con il percorso di adozione delle tecnologie mobili nel nostro Paese tra il 2007 e il 2019. Secondo gli indicatori dello studio, nel 2029 l’impatto delle tecnologie immersive sull’economia italiana potrebbe essere valutato attorno ai 18,8 miliardi di euro, pari allo 0,8 per cento del Pil nello scenario più sfavorevole, e i 25,7 miliardi di dollari, pari all’1,09 per cento del Prodotto interno lordo nello scenario più promettente. Lo studio prevede anche che tra il 2024 e il 2029, le tecnologie immersive contribuiranno complessivamente all’economia per circa 34,6 miliardi di euro (nello scenario più sfavorevole) e 47,2 miliardi di euro (nello scenario migliore).