Merola, ‘libretto’ e 500 volontari

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(ANSA) – BOLOGNA, 30 MAR – Un ‘libretto rosso’ per raccontare le cose fatte in cinque anni di mandato e 500 volontari a lavoro che lo distribuiranno ai bolognesi. E’ il primo passo della campagna elettorale di Virginio Merola, sindaco di Bologna, nella sua corsa verso il bis.
    Il libro, dal titolo ‘Questa è la Bologna che mi piace’, realizzato dall’agenzia Proforma e costato 70-80 mila euro, sarà distribuito a tutte le famiglie. “Ma non lo metteremo nella buca delle lettere – ha detto Merola – lo consegneremo a mano. In questa campagna elettorale non rincorreremo le polemiche, ma staremo sui fatti, su quello che abbiamo realizzato e sulla nostra idea di Bologna come una città aperta, inclusiva e internazionale”.
    Nelle prossime settimane Merola ha annunciato che entrerà nel merito dei programmi, confidando anche in un sostegno diretto da parte di Renzi. “Il suo sostegno mi farebbe molto piacere – ha detto il sindaco – ma in questa campagna elettorale io vorrei parlare di Bologna e non di temi nazionale”.
   

(ANSA) – BOLOGNA, 30 MAR – Un ‘libretto rosso’ per raccontare le cose fatte in cinque anni di mandato e 500 volontari a lavoro che lo distribuiranno ai bolognesi. E’ il primo passo della campagna elettorale di Virginio Merola, sindaco di Bologna, nella sua corsa verso il bis.
    Il libro, dal titolo ‘Questa è la Bologna che mi piace’, realizzato dall’agenzia Proforma e costato 70-80 mila euro, sarà distribuito a tutte le famiglie. “Ma non lo metteremo nella buca delle lettere – ha detto Merola – lo consegneremo a mano. In questa campagna elettorale non rincorreremo le polemiche, ma staremo sui fatti, su quello che abbiamo realizzato e sulla nostra idea di Bologna come una città aperta, inclusiva e internazionale”.
    Nelle prossime settimane Merola ha annunciato che entrerà nel merito dei programmi, confidando anche in un sostegno diretto da parte di Renzi. “Il suo sostegno mi farebbe molto piacere – ha detto il sindaco – ma in questa campagna elettorale io vorrei parlare di Bologna e non di temi nazionale”.