Mercato immobiliare, boom degli affitti transitori. Nel secondto trimestre a Napoli +47%

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Gli affitti transitori stanno guadagnando sempre più importanza nel mercato immobiliare, a discapito degli affitti permanenti (locazioni classiche). Nel secondo trimestre del 2024, questa tipologia di locazione ha rappresentato il 23% del mercato, con un aumento dell’offerta annuale del 29%. Al contrario, l’offerta di affitti permanenti è cresciuta solo del 6% nello stesso periodo.Il capoluogo con la maggior percentuale di affitti transitori sull’offerta complessiva è Venezia (45%), seguita da Massa (42%), Livorno (33%), Firenze e Catanzaro (entrambe 31%). Anche a Genova, Pisa, Salerno e Verbania, l’offerta di affitti transitori supera la media nazionale del 29%, raggiungendo il 30%.Seguono le città di Milano (28% del totale), Napoli, Lucca, Trento e Roma (tutte al 27%) quindi tutti gli altri capoluoghi, con le zone meno stressate da questa categoria di affitti rappresentate da Fermo (4%), Frosinone (4%), Vercelli (3%), Caltanissetta (3%) e Benevento (2%).

Tra i grandi mercati, gli incrementi più spettacolari dell’offerta transitoria si sono verificati a Cagliari e Bologna, con un incremento rispettivamente del 206% e del 186% in più rispetto a un anno fa, seguite da Milano (96%), Firenze (51%), Napoli (47%) e Genova (44%). A Torino e Roma invece, l’offerta di affitti temporanei è cresciuta sotto la media nazionale del 29%, rispettivamente del 26% e del 12% negli ultimi 12 mesi.Le fluttuazioni più significative dell’offerta di affitti transitori si sono registrati nei piccoli mercati, dove questo fenomeno era finora marginale: la comparsa anche di pochi annunci ha causato, infatti, aumenti molto marcati. Ad esempio, Ascoli Piceno ha visto un aumento del 300%, Cosenza del 250%, Macerata e Vibo Valentia del 200%, Bolzano del 150%, Siena del 144%, Como del 124% e Reggio Calabria del 100%. Al contrario, forti diminuzioni si sono verificate in capoluoghi come Fermo (-90%), Oristano (-80%), Enna (-67%), Trento (-63%), Potenza (-57%), Vercelli e Rovigo (entrambe -50%).

Complessivamente, l’offerta di affitti permanenti conferma il trend di crescita dell’ultimo anno, sebbene registri un calo del 6% rispetto al trimestre precedente. Variazioni positive interessano 63 capoluoghi su 106 monitorati. Nei principali mercati degli affitti, si osserva una tendenza contrapposta: a Milano, lo stock di abitazioni destinate alla locazione classica è cresciuto del 36% rispetto allo scorso anno, mentre a Roma è diminuito del 27%. In questo range troviamo altri grandi mercati come Bologna (9%), Firenze (3%) e Napoli (2%) che mostrano incrementi, mentre Torino (-9%), Venezia (-12%) e Genova (-14%) sono in calo.I mercati più piccoli mostrano le maggiori fluttuazioni nell’offerta di alloggi in affitto 4+4, con Benevento (133%), Barletta e Bolzano (entrambe +81%), Brindisi (79%) e Parma (76%) in testa. Le diminuzioni più significative dello stock si registrano a Nuoro (-56%), Sondrio (-54%) e Lodi (-51%) nell’ultimo anno.