Due giornate di confronto sulla valorizzazione del patrimonio culturale nel Mediterraneo, dal ruolo delle istituzioni a quello del mondo della comunicazione. È questo l’obiettivo Due giornate di confronto sulla valorizzazione del patrimonio culturale nel Mediterraneo, dal ruolo delle istituzioni a quello del mondo della comunicazione. È questo l’obiettivo del convegno internazionale “La Memoria del Futuro. Il valore della comunicazione nel dialogo culturale delle città del Mediterraneo”, che si svolgerà negli scavi di Pompei il 20 e 21 maggio. Nell’auditorium degli scavi, i protagonisti delle scelte politiche nazionali e sovranazionali, si confronteranno con esponenti di spicco dei media dell’area mediterranea su tre temi: il dialogo e la cultura nel Mediterraneo; la cultura come valore economico e identitario delle città; il ruolo della comunicazione nell’informazione culturale nel Mare Nostrum. Al centro della discussione ci sarà il Mediterraneo visto come luogo centrale di scambi culturali che hanno come riferimento soprattutto le grandi città, e fra queste Napoli che, insieme alla Campania, appare aver assimilato, meglio di altre realtà territoriali, il tratto distintivo della composita cultura dell’area. Il Mediterraneo verrà osservato come mare multietnico che, oltre a registrare periodi di conflitti, ha vissuto e vive lunghe occasioni di convivenza culturale, dai festival cinematografici, musicali e teatrali, alle esposizioni, alle mostre fotografiche, allo scambio di riflessioni, che si sono sempre tramutati in reciproci arricchimenti di esperienze e di memorie. In questa prospettiva Ansamed (il network Ansa per il Mediterraneo), che è nata proprio a Napoli dieci anni fa (il 5 maggio del 1994) da tempo svolge un ruolo rilevante nello scambio di informazioni e comunicazioni culturali con i Paesi rivieraschi, al fine di contribuire a creare una classe di nuovi comunicatori che abbiano una precisa identità mediterranea. Molti gli ospiti di spicco attesi negli scavi di Pompei, uno dei siti archeologici più visitati al mondo e che nell’area del Mediterraneo contende il primato alle Piramidi di Giza: ci saranno Khalid Chaouki, Presidente della Commissione Cultura dell’Assemblea Parlamentare Unione per il Mediterraneo, e Francesca Barracciu, sottosegretario al turismo e cultura del governo Renzi. Attesi anche Riccardo Monti, Presidente dell’Ice, Luigi Nicolais, presidente del Cnr, e Paul Walton, direttore esecutivo della Fondazione Anna Lindt, che verranno accolti da Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, in prima linea per la valorizzazione del sito di Pompei con il Grande Progetto in corso. Il confronto con il mondo della comunicazione sara’ animato grazie alla presenza di Luigi Contu, direttore dell’Agenzia Ansa che attraverso l’esperienza del notiziario specializzato ANSAmed cura la due giorni pompeiana, del direttore de Il Mattino Alessandro Barbano, e di ospiti stranieri di spessore come Laure Sleiman Saab, direttore dell’Agenzia di stampa libanese NNA; Mohamed Sabreen, Direttore del quotidiano egiziano Al-Ahram; Abdelkrim Hizaoui, Riyadh El-Hassan, Presidente dell’Aman (Alleanza delle Agenzie di Stampa del Mediterraneo).