Melina Serpico apre l’estate della danza: in Campania spettacoli e festival ogni dove

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di Massimiliano Craus

Campania oasi felice della danza in questa estate 2024, con spettacoli, festival e tanta Tersicore in ogni dove. Come già capitato a Caserta, in un gremito Teatro Parravano, dove lo Studio Danza di Melina Serpico ha portato in scena un’attesissima serata di danza. Una vera e propria miscellanea con Tersicore amata e vissuta in tutte le sfaccettature, proprio come nelle corde della direttrice artistica casertana. “Sono orgogliosa del lavoro svolto sul palco e dietro le quinte dal mio ensemble – dichiara infatti un’entusiasta Melina Serpico – anche se i nostri giovani talenti saranno impegnati ancora per un bel po’, precisamente al Tanz Bozen 2024 dal 15 al 27 luglio ed al Danza d’Estate di Portici dal 19 al 21 luglio. Uno sforzo lungo un anno intero che però ha dato i suoi frutti con una serata bellissima di danza e danze. Proprio come piace a no”. E si è deciso di cominciare con un pezzo grosso del repertorio di balletto, tornando addirittura al 1869, ovvero l’anno della sua prima rappresentazione. Scriviamo del “Don Chisciotte” di Marius Petipa con lo spartito di Ludwig Minkus, ripreso direttamente dalla versione dell’allora Teatro Kirov di Leningrado. Un titolo che varrebbe una serata intera ma che che, allo Studio Danza di Melina Serpico, è stato un apripista della serata di tanta e variegata danza. Infatti dopo le vicende di Basilio e Kitri coreografata dall’intero staff di classico, culminata con l’incantevole pas de deux delle nozze, quest’anno il coreografo Massimo Leanti ha prodotto una suggestiva “Mater” che ha incantato il pubblico in sala riprendendo un dipinto di Carmen Pomella, pittrice e restauratrice della Curia di Caserta di opere soprattutto del Settecento e dell’Ottocento. Qui Massimo Leanti è di casa da ormai sedici lunghi anni. E ha creato ad hoc una commistione di arti a tu per tu con la pittura. La presenza sul palcoscenico della riproduzione di un dipinto è stata infatti la protagonista con i colori a determinarne gli effetti: il nero tratto dal bitume ed il bianco dalla tempera d’olio. L’ampio ricorso alla simbologia di Carmen Pomella ha consentito al coreografo un viaggio accanto ai sette giovani talenti, impegnati in prima persona a scrivere le proprie riflessioni, dando spazio ad una creazione nella creazione che sarà realizzata in occasione della prossima mostra personale dell’artista, prevista a settembre a Caserta. La seconda coreografia di Massimo Leanti, intitolata “Voilà”, ha invece decisamente abbassato i toni contenutistici appannaggio di una maggiore serenità del corpo di ballo sul palco. A seguire la coreografia di Armida Pieretti, invece immaginata sulla canzone di Lucio Battisti “Respirando”, associandole musica elettronica in un mix davvero riuscito di contenuti. Si è tornati a pensare, sognare, ricordare ed immaginarsi accanto a Tersicore per ben venticinque minuti con l’entrata in scena di una bambina, evocatrice di molte riflessioni dal forte impatto emotivo. Gli interpreti Guglielmo Schettino e Giuseppe Protano sono stati il valore aggiunto ad una coreografia che ha impressionato e tenuto con il fiato sospeso un pubblico sempre più attaccato alle poltrone. A seguire la direzione artistica dello Studio Danza di Melina Serpico si è concentrata sulla versatilità del corpo di ballo, allestendo per l’occasione il modern di Angela Ciaramella con “Dancing crew” e lo heels garbato ed elegante di Sara Gallo con “What’s next?”. Una serata intera a ragionare sulla stagione che sta per chiudersi con la protagonista Clara Campana e, non da meno, a puntare diritto al futuro prossimo dal nome di Ludovico Palermo. A lui sarà infatti affidato il compito di rappresentare lo Studio Danza di Melina Serpico nel suo trentacinquesimo anno, ovvero da quel 1990 in cui tutto è cominciato.