“Meglio lei morta che noi in galera”, la frase choc

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Roma, 27 ott. (Adnkronos) – “Meglio che muore lei che noi in galera”. E’ la frase choc che, secondo alcuni testimoni, sarebbe stata pronunciato da tre dei quattro fermati per la morte di , la 16enne di Cisterna di Latina, trovata cadavere una settimana fa in uno stabile abbandonato di via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo, a Roma. Si tratta di Brian M., Alinno C. e Yousif S., fermato ieri a Foggia.

“Gli indagati – scrive il gip – hanno dapprima somministrato alla ragazza il mix di droghe e sostanze perfettamente consapevoli del fatto che fossero potenzialmente letali per abusarne, poi ne hanno abusato lungamente e ripetutamente, infine, l’hanno lasciata abbandonata a se stessa senza adeguati soccorsi, nonostante l’evidente e progressivo peggiorare del suo stato, fino ad impedire ad alcuni dei presenti di chiamare i soccorsi per aiutarla”.