Meeting di Rimini, Boccia (Confindustria): Manovra? Partiti in salita, serve un tavolo col Governo

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in foto Vincenzo Boccia, presidente Confindustria

“Lo stiamo auspicando da tempo: il termine lavoro deve essere tra le grandi priorità del Paese, sarebbe opportuno che questo termine entri nella centralità della politica economica del Paese” quindi “condividiamo totalmente le parole della segretaria Furlan”. Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, rispondendo a una domanda sulla richiesta del segretario della Cisl, Annamaria Furlan, di un confronto diretto delle parti sociali con il governo in vista della manovra. Finora è mancato il governo, non c’è stata interlocuzione, è stato chiesto. “Nella prima fase siamo partiti in salita – risponde Boccia ai giornalisti a margine del Meeting di Rimini – speriamo che adesso anche nel confronto per la legge di bilancio si possa parlare anche di altri elementi”.
“Chi governa il Paese è sistema non è antisistema: non puoi stare a governare il Paese e fare l’opposizione contemporaneamente, altrimenti non si capisce più i ruoli che hai” spiega il presidente Boccia. “Nella logica di chi è sistema e di chi ha il potere di sistema – aggiunge Boccia intervenendo al Meeting di Rimini, dove riceve diversi applausi – occorrerebbe fare un salto culturale di passare dalla tattica alla strategia, uno degli elementi essenziali della politica. Dopo puoi ascoltare le parti sociali e fare esattamente il contrario, non è un problema, ma ti assumi le responsabilità delle tue scelte ricordando che un governo di un Paese si misura dai risultati e non dagli obiettivi”, afferma Boccia.
“Quando diciamo che aumenta lo spread e ci lamentiamo con gli altri vorrei ricordare che lo spread è un effetto e non una causa. Se confondiamo la causa con l’effetto dobbiamo fare un corso di formazione elementare dei fondamentali di economia e le parti sociali possono servire anche a questo” afferma sempre il presidente di Confindustria. “Al Meeting si respira un’aria che farebbe bene a tutto il Paese – aggiunge Boccia intervenendo all’appuntamento annuale di Rimini di Cl – e sulla cosiddetta inutilità della disintermediazione vorrei dire che non esprime una difficoltà, ma una volontà di non confrontarsi. Quindi doppio grazie (al Meeting, Ndr.) perché attraverso una dimensione pubblica noi riusciamo a dialogare per via indiretta con chi vorrebbe azzerare la disintermediazione, la intermediazione dei corpi intermedi dello Stato, che sono i fondamentali della democrazia di un Paese”, conclude il presidente di Confindustria.
Boccia interviene anche sulla questione Ilva: “Mi sembra dalle parole del ministro Di Maio che l’avvocatura di Stato dica che la gara non sia annullabile: si prenda atto, si entri nella negoziazione, si chiudano gli ultimi punti e si parta quanto prima”. Secondo il presidente di Confindustria questa deve “diventare la grande questione di soluzione industriale italiana, che coniughi occupazione e ambiente. Si faccia quanto prima: sono sei anni, abbiamo un investitore privato, ha partecipato alla gara”, aggiunge al Meeting di Rimini.
“I dazi che Trump sta mettendo all’Europa e alla Cina introducono un elemento di guerra commerciale, chiamiamolo con il suo nome” afferma ancora il presidente di Confindustria aggiungendo che “bisogna sempre considerare che in un’automobile tedesca c’è spesso il 70%” di componentistica italiana”.