Medicina 4.0, intelligenza artificiale e App: oltre 30 terapie digitali già approvate nel mondo 

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Ai, App, algoritmi, in grado di aiutare il medico nell’assistenza e cura dei pazienti. Usare i software di ultima generazione al posto di un farmaco e aumentare il peso delle tecnologie per aiutare gli specialisti nei processi di diagnosi, gestione e prevenzione. Sono le terapie digitali (Digital therapeutics o Dtx) che potrebbero rappresentare una svolta epocale nella Medicina. Sono oltre 30 quelle approvate dalle autorità a livello internazionale, si va dalla disassuefazione dal fumo (Giappone) al diabete di tipo I e II (Usa, Canada, Ue, Australia e Israele), depressione (Usa, Germania e Svizzera), dolore alla schiena (Europa e Usa), incontinenza urinaria (Usa).

Secondo l’Osservatorio terapie avanzate, “le terapie digitali si adattano agli stili di vita dei pazienti per migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria e i risultati clinici. Nell’ultimo decennio i progressi sono stati molti e hanno toccato ambiti diversi tra loro: l’utilizzo dei videogiochi per il trattamento di disturbi dell’attenzione, supporti mobile e APP per la gestione delle patologie croniche e dell’assunzione di farmaci, sensori per la raccolta di dati. Più nello specifico – continuano gli esperti – è importante sottolineare che le terapie digitali tendono a dedicarsi a patologie che la medicina classica non è in grado di curare, ma che richiedono percorsi assistenziali lunghi, come ad esempio le patologie croniche (dipendenze, ipertensione, asma) o i disordini neurologici. Inoltre, possono essere utilizzati in modo indipendente o insieme ad altri farmaci e terapie per ottimizzare i risultati. Possono essere più economici delle terapie convenzionali e i ricercatori stanno studiando metodi innovativi per comprendere il valore clinico (sicurezza, efficacia, rischi, destinazione d’uso) delle terapie digitali”.

Gli Stati Uniti trainano il settore che vive un boom di nuove App e strumenti digitali in medicina. In Europa la classificazione di questo settore come ‘dispositivi medici’ è più rigorosa. In Italia nel 2022 è entrato in vigore un nuovo regolamento sui dispositivi medici che ha reso più difficile rispetto al passato la registrazione di sistemi che non presentino studi con risultati di sicurezza ed efficacia solidi. A maggio 2023 è stato creato l’Intergruppo parlamentare sanità digitale e terapie digitali, presieduto da Simona Loizzo, medico e deputata della Lega, che vuole colmare il ‘gap’ sulla salute e le terapie digitali che l’Italia ha rispetto ad altri paesi.