Mcl, seminario nazionale a Senigallia: l’importanza dei corpi intermedi nella sfida a populisti e tecnocrati

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di Rosina Musella

È iniziato oggi a Senigallia il seminario nazionale di studi e formazione del Movimento Cristiano Lavoratori incentrato su “I corpi intermedi e la sfida al populismo e alla tecnocrazia”. A moderare l’evento della mattina Carlo Costalli, presidente di Mcl, che dopo i ringraziamenti di rito ha presentato gli ospiti della prima sessione: Francesco Poli, nuovo assistente ecclesiastico nazionale del Movimento, monsignor Franco Manenti, vescovo di Senigallia, e monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna (che il prossimo 5 ottobre riceverà la nomina a Cardinale).

Don Poli ha aperto il suo intervento con una preghiera e con il Salmo 127, per ricordare ai presenti che “solo con l’aiuto di Dio è possibile costruire una casa dalle fondamenta solide”. Il testimone è passato poi a monsignor Manenti, “onorato di ospitare l’evento a Senigallia”, il quale ha formulato l’augurio “a nome di tutta la diocesi, che il nostro lavoro porti i frutti sperati e si possa realizzare una riflessione pacata e condivisa. Di questi tempi si parla con troppa precipitazione, si comunicano i propri pensieri senza giudizio ed è da qui che nascono gli scontri”.

Ha quindi preso la parola Costalli presentando subito l’argomento “fortemente attuale” del seminario. L’importanza dei corpi intermedi, ovvero di tutte quelle realtà in posizione mediana tra società e vertice, è stata messa in risalto a partire dalla necessaria ricostruzione della società che va messa a punto per eliminare le disuguaglianze sociali che, negli ultimi anni, si stanno infittendo causando episodi di rabbia sociale. “Una delle cose più urgenti da fare è riannodare fili della comunità che sta perdendo i valori” dice. “Si uscirà dalla crisi – ha continuato Costalli – soltanto quando si capirà che il bene dei singoli è strettamente legato a quello della società”.

L’intervento finale della mattinata è stato svolto da Monsignor Zuppi. “Voi siete corpo intermedio – ha detto alla platea – e lo sono tutte le realtà che interpretano i problemi delle persone, spesso con grande fatica”. Zuppi ha sottolineato con forza ‘importanza che i corpi intermedi hanno per tutti noi. È importante non decidere con la pancia, “la paura è una cattiva consigliera”. Occorre usare la testa per trovare soluzioni ai problemi. Monsignor Zuppi ha quindi citato il discorso rivolto da Papa Francesco a tutta la comunità ecclesiale nel novembre 2015: “Tutti fanno progetti per sé, ma soltanto il progettare per gli altri fa fare passi avanti” perché il modo migliore per evolversi è fare le cose insieme. Ha sottolineato quindi l’importanza di far funzionare le istituzioni, attraverso l’umanesimo che è “l’antidoto al populismo e ci lega all’Europa” e l’umanesimo a cui propone di affidarsi è l’amore.

Carlo Costalli ha chiuso la sessione di interventi, dicendo di cercare risposte abbattendo, però, il muro di autoreferenzialità da cui nessuno è immune, “neanche la stessa comunità cattolica”.

L’evento si è concluso con una sessione di domande rivolte ai relatori e, dopo la pausa pranzo, le attività sono riprese nel pomeriggio.