Mattarella: “Su migranti non basta ‘deviare il traffico’. Il terrorismo minaccia globale”

41

Prosegue la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella negli Stati Uniti. Il capo dello Stato ha parlato alla Columbia University di New York. “Il terrorismo – ha detto il capo dello Stato – è la minaccia più dirompente che le nostre società stanno affrontando. Una minaccia che non ha confini, che si alimenta di un’irrazionale pulsione distruttiva e di una serie di insidiosi anti-valori. L’antitesi stessa delle fondamenta sulle quali poggiano le nostre società”.

“Daesh, nella sua declinazione concreta – ha detto Mattarella – è la negazione di ogni quadro giuridico nel quale i diritti della persona trovino garanzia nella supremazia della legge; la negazione dello Stato di diritto. Le conseguenze di questa barbarie le abbiamo purtroppo avute di fronte ai nostri occhi nelle nostre stesse città e nelle immagini delle terribili esecuzioni di esseri umani inermi”. 

Il presidente della Repubblica ha parlato anche del tema dei migranti: il fenomeno – ha detto – più grave dalla seconda guerra mondiale e “le risposte basate su non lungimiranti considerazioni di mera politica interna, i muri e i fili spinati eretti per proteggersi e “deviare il traffico”, non ci metteranno in condizione di gestire un fatto di dimensioni epocali, non destinato ad esaurirsi nel breve volgere di qualche anno”. 

Prosegue la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella negli Stati Uniti. Il capo dello Stato ha parlato alla Columbia University di New York. “Il terrorismo – ha detto il capo dello Stato – è la minaccia più dirompente che le nostre società stanno affrontando. Una minaccia che non ha confini, che si alimenta di un’irrazionale pulsione distruttiva e di una serie di insidiosi anti-valori. L’antitesi stessa delle fondamenta sulle quali poggiano le nostre società”.

“Daesh, nella sua declinazione concreta – ha detto Mattarella – è la negazione di ogni quadro giuridico nel quale i diritti della persona trovino garanzia nella supremazia della legge; la negazione dello Stato di diritto. Le conseguenze di questa barbarie le abbiamo purtroppo avute di fronte ai nostri occhi nelle nostre stesse città e nelle immagini delle terribili esecuzioni di esseri umani inermi”. 

Il presidente della Repubblica ha parlato anche del tema dei migranti: il fenomeno – ha detto – più grave dalla seconda guerra mondiale e “le risposte basate su non lungimiranti considerazioni di mera politica interna, i muri e i fili spinati eretti per proteggersi e “deviare il traffico”, non ci metteranno in condizione di gestire un fatto di dimensioni epocali, non destinato ad esaurirsi nel breve volgere di qualche anno”.