Accelerare la definizione dei Piani attuativi del Masterplan per il Sud, favorendo la ripresa di investimenti ed occupazione; condividere un assetto stabile ed efficace della governance delle politiche di sviluppo con il contributo decisivo delle rappresentanze di impresa e lavoro; definire un disegno complessivo di rilancio per le regioni del Mezzogiorno, individuando priorita’ e risorse di fonte ordinaria ed aggiuntiva; far diventare il Masterplan, anche a livello locale, strumento per l’individuazione condivisa degli interventi e per la selezione delle priorita’. Questi, in sintesi, gli obiettivi dell’incontro che si e’ svolto oggi tra le rappresentanze nazionali, regionali e locali di Confindustria e Cgil, Cisl, Uil guidate da Alessandro Laterza, vice presidente di Confindustria per il Mezzogiorno e le politiche regionali, Gianna Fracassi, Giuseppe Farina e Guglielmo Loy, segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil. Tra le principali istituzioni coinvolte anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti, il vicepresidente Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, e gli assessori alle Attivita’ Produttive della Regione Sicilia, Mariella Lo Bello, e della Campania, Amedeo Lepore, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni.
Secondo il documento congiunto – spiega una nota congiunta – presentato nel corso dei lavori (“Impresa e lavoro: le proposte di Confindustria e Cgil, Cisl e Uil sul Masterplan per il Sud”), il Mezzogiorno e’, oggi, una realta’ in cui sono evidenti i segni della crisi degli ultimi anni, ma altrettanto evidenti sono i segnali di vitalita’ che rendono quanto mai urgente la definizione di interventi tempestivi e dall’elevata efficacia economica e sociale per rafforzare tali segnali che rischiano di tornare ad affievolirsi per cause esterne come le difficolta’ creditizie e la debolezza della domanda internazionale. Il sostegno agli investimenti e alle assunzioni nel settore privato, coerente con l’effettiva specializzazione intelligente dei territori; l’infrastrutturazione materiale e immateriale funzionale a tali specializzazioni soprattutto in ambito urbano; il rafforzamento della capacita’ amministrativa e la definizione di sedi di governo stabili della politica, costituiscono i quattro punti centrali di un unico disegno di sviluppo che dovrebbe emergere con chiarezza dalla fase di definizione dei singoli accordi. Tale disegno, che deve poter disporre di risorse certe, a partire da quelle del Fondo Sviluppo e Coesione (ancora in gran parte da programmare) e dei Fondi strutturali, dovrebbe essere, insomma, ben piu’ del solo elenco di progetti piu’ o meno definiti, e tratteggiare i contorni di un’idea condivisa e moderna di Mezzogiorno, capace di generare nuove opportunita’ di investimento e di occupazione, in coerenza con la strategia definita con l’Accordo di partenariato 2014-20.