Massimo Capaccioli riceve in Ucraina la sua terza laurea honoris causa 

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In foto Massimo Capaccioli
Terza laurea honoris causa per Massimo Capaccioli, astrofisico e professore emerito dell’università Federico II di Napoli. Campano d’adozione ormai da più di 30 anni. l’ultimo riconoscimento che è arrivato in Ucraina dall’Università Statale Karazion di Kharkiv, molto nota a livello internazionale per aver avuto nel suo corpo docenti ben tre premi Nobel: Élie Metchnikoff per la medicina nel 1908, Simon Kuznetsper l’economia nel1971, ma soprattutto Lev Landau (nel 1962 per la Fisica), uno dei più grandi fisici del ‘900. Il che per Capaccioli rende ancor più speciale la laurea honoris causa in Astrofisica a Kharkiv, ricevuta dalle mani del rettore, Vil Bakirov, e alla presenza del direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Astrofisica, Filippo Zerbi, del viceambasciatore italiano a Kiev, Joel Melchiori e del presidente della Società astronomica ucraina, Jaroslav Yatskiv. Maremmano di Castel del Piano (Grosseto), classe 1944, Massimo Capaccioli, è stato per anni il faro accademico degli studi di astronomia all’Università di Padova, fino agli inizi degli anni ’90, quando ha eletto la Campania a sua dimora adottiva guidando per tredici anni l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e trasferendo il suo insegnamento diprofessore ordinario di astronomia all’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove oggi è professore emerito. Già artefice, tra le sue tante imprese scientifiche, della realizzazione del più potente telescopio del mondo all’interno dell’Osservatorio astronomico cileno del Paranal, in seno all’Unione Astronomica Internazionale, all’Agenzia Spaziale Europea, al Centro italiano di Ricerche Aerospaziali e alla Società Astronomica Italiana, che ha presieduto per oltre un decennio, i suoi studi sono divenuti celebri in tutto il mondo fino al tributo speciale ricevuto in Russia. Prima, nel 2010, con la laurea honoris causa in Astrofisica nella prestigiosa “Lomonosov Moscow State University” e poi con il “bis” concessogli nel 2016 dall’Università di Dubna, la città della fisica, celebre in tutti il mondo per gli studi sull’atomica ed in particolare in Italia per l’adozione del fisico Bruno Pontecorvo, allievo di Enrico Fermi, Premio Stalin nel 1953 per lo studio sui neutrini e membro della prestigiosa Accademia delle Scienze dell’Urss. Dopo la direzione dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, che è stata anche la sua casa per oltre dieci anni ricchi di animazione scientifica e culturale della città, Capaccioli ha scelto negli ultimi anni come sua dimora quella che lui ricorda essere la “città di Spartaco e di Annibale”, Santa Maria Capua Vetere, dove vive a due passi dall’Anfiteatro Campano, impegnato spesso prima persona in numerose attività di valorizzazione di uno dei siti archeologici più belli del mondo.