Maria Bianca Farina (Ania): Premier donna finalmente. Polizze, servono riforme per scongiurare gli aumenti

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in foto Maria Bianca Farina

“Finalmente una leader donna. Speriamo che il nuovo Governo mostri risolutezza nell’affrontare i problemi esistenti e una certa continuità sui discorsi di fondo. Mi aspetto inoltre una sintonia con l’Europa che sarà necessaria soprattutto in questo momento storico”. Ad affermarlo in un’intervista a ilgiornaleditalia.it,  è Maria Bianca Farina, presidente di Ania e Fondazione Ania e numero uno di Poste Italiane, in occasione dell’Insurance Summit 2022, svoltosi a Roma. “Un Insurance Summit speciale – ha affermato Bianca Maria Farina -, perché coincide con un momento in cui, per effetto dei drammatici eventi degli ultimi anni (dal Covid al conflitto in Ucraina), e con un’inflazione che viaggia a una media in Europa del 10%, sono ormai esplosi “i problemi sulla crescita, sul reddito disponibile delle famiglie e delle imprese”. Tutto ciò, avverte la presidente di Ania, avrà impatto anche sulla nostra industria (“che, peraltro, è un’industria solida, che sa gestire la finanza, soprattutto quella di medio-lungo termine, che protegge gli Italiani”). “Con la diminuzione del reddito disponibile per le famiglie – afferma Maria Bianca Farina -, cala la domanda, perché appunto si risparmia meno; quindi la nostra raccolta di premi vita. Sui danni, quello che ci preoccupa di più è che c’è una crescita importante dei prezzi, dei costi di ricambio, dei costi di manutenzione in genere e di riparazione. Questo determina un incremento del costo dei sinistri e dunque, in prospettiva, se le cose non riusciamo a tenerle più sotto controllo, ci sarà la possibilità di un incremento delle nostre tariffe, sia pure lento e graduale”.
Come scongiurare questo rischio? “Se, ad esempio, nel ramo RC Auto, oltre alle grandi economie che stanno facendo le compagnie, che stanno molto lavorando sui costi e sui processi, si associassero alcune riforme sulle classi di merito, sulla sicurezza delle strade e così via, probabilmente questi elementi bilancerebbero i necessari incrementi di tariffa e le tariffe potrebbero restare sui livelli di oggi, o incrementare molto poco”.
“Oggi più che mai abbiamo bisogno di riforme – insiste Farina -, riforme che ci ha chiesto già l’Ue per il Pnrr, ma abbiamo anche necessità di una riforma della governance europea, della finanza e abbiamo anche bisogno di nuovi strumenti di finanza, nuovi strumenti di politica monetaria. Dobbiamo mettere insieme, magari in partenariato con il pubblico, se possibile, tutto ciò che noi possiamo fare in termini di investimenti di medio-lungo termine, a favore dei nostri risparmiatori. Quindi camminare spediti sul piano delle riforme per attutire gli impatti delle variabili di cui abbiamo parlato”.