Marevivo, riforestati 100 metri quadri di Posidonia Oceanica nel Golfo di Palermo

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Al via “Rigenerare”, una delle azioni previste da “3R per il Mare”, progetto di Marevivo, promosso con il supporto dei fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai”, che ha l’obiettivo di proteggere e valorizzare la biodiversità marina anche attraverso interventi di rigenerazione, per dare nuovo respiro alle risorse naturali. Si sono appena concluse, infatti, le operazioni di riforestazione di 100 mq con rizomi di Posidonia oceanica nel Golfo di Palermo, lungo la costa nord occidentale della Sicilia, nelle acque antistanti la borgata marinara denominata Acqua dei Corsari (Bandita), area marina degradata che, nella prima metà del secolo scorso, ospitava ancora una rigogliosa prateria di Posidonia oceanica.
L’obiettivo dell’intervento è riforestare una porzione di fondale marino a matte morta a una profondità di circa 13-14 metri, posizionando 78 moduli di ancoraggio per un totale di circa 2.400 fasci di Posidonia trapiantati. L’intervento sarà realizzato impiegando un prodotto innovativo costituito da un modulo di ancoraggio per la riforestazione con Posidonia dei fondali, realizzato con materiali sostenibili e biodegradabili a basso impatto ambientale.
Sulla base dei dati disponibili, si può stimare che 100 mq di prateria di posidonia, una volta a regime, potranno assorbire fino a 8 tonnellate di CO₂ l’anno. Il sito verrà monitorato a cadenza regolare sino alla fine del progetto – che ha una durata di 24 mesi – per valutare se le operazioni di trapianto avranno prodotto il processo di recupero desiderato.
La Posidonia ha grande valore ecologico, essendo una specie endemica del Mediterraneo, cioè presente solo lungo le coste di questo bacino, dove forma estese praterie sommerse che costituiscono uno degli ecosistemi più importanti e ricchi di biodiversità del nostro mare. È considerata un indicatore ecologico estremamente sensibile al cambiamento delle condizioni ambientali e, essendo una pianta, produce ossigeno e assorbe anidride carbonica garantendo la vita sulla Terra. Grazie alla loro diffusione, le praterie hanno, inoltre, un ruolo fondamentale anche nel garantire e difendere la biodiversità della fauna marina: un ettaro di prateria può ospitare fino a 350 specie diverse di creature marine offrendo rifugio e nutrimento a crostacei, pesci e numerose altre specie di elevata importanza ambientale ed economica.
“Le operazioni di riforestazione come questa che abbiamo appena terminato sono importanti quanto quelle di rimboschimento che vengono effettuate sulla terraferma. Oltre a produrre più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e a offrire riparo e nutrimento a numerosissime creature marine, le piante marine sono estremamente efficaci nel catturare il carbonio, addirittura fino a 35 volte più velocemente delle foreste a terra, rendendolo uno strumento incredibile nella lotta ai cambiamenti climatici – dichiara Laura Gentile, Project Manager Marevivo e coordinatrice del progetto. – Se questi ecosistemi vengono degradati o danneggiati, perdono o diminuiscono la loro capacità di assorbire il carbonio e, quello già immagazzinato viene rilasciato con conseguente emissione di CO₂ con tutti gli effetti immaginabili”.
“3 R per il Mare” non si pone soltanto l’obiettivo di limitare il degrado ambientale con il recupero di 116 pneumatici fuori uso di grandi dimensioni, abbandonati illegalmente nelle acque antistanti la borgata, avvenuto già nelle scorse settimane, ma anche di rigenerare e dare nuova vita alle risorse naturali con la riforestazione di Posidonia Oceanica e, in ultima istanza, di sensibilizzare gli studenti, con attività mirate di educazione ambientale rivolte alle scuole. Rigenerare, Recuperare, Rispettare: il senso profondo del progetto “3 R per il Mare” è proprio questo, ossia attivare azioni di contrasto concreto all’inquinamento marino e promuovere una cultura del rispetto, formando studenti e studentesse sui temi della conservazione della biodiversità, in linea con gli obiettivi fissati dal Decennio per il Ripristino dell’Ecosistema che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato per il periodo 2021-2030.
“Il progetto 3 R per il Mare riflette pienamente i principi buddisti di interdipendenza e rispetto per la vita in tutte le sue forme. Proteggere la biodiversità e il nostro ambiente significa riconoscere che ogni essere vivente è connesso e che le nostre azioni influenzano l’ecosistema nella sua interezza – dichiara Anna Conti, Vice Presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. – Attraverso iniziative come queste è possibile risvegliare nelle persone, soprattutto nei giovani, una profonda consapevolezza e responsabilità verso il pianeta. Per questi motivi, siamo lieti di finanziare questo progetto nell’ambito delle nostre iniziative per la tutela dell’ambiente”.