La completa digitalizzazione delle ricette mediche prevista dalla Legge di bilancio raccoglie consensi ma solleva preoccupazioni tra gli operatori sanitari. Il presidente della Federazione dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, pur approvando l’iniziativa, esprime riserve sulla stabilità delle infrastrutture digitali e chiede di evitare un appesantimento del lavoro dei sanitari.
“Le reti di supporto devono essere adeguate”, dichiara Anelli all’Ansa, sottolineando come in diverse aree del Paese la connettività sia ancora precaria o assente.
Sulla stessa linea Federfarma, che attraverso il vicepresidente Gianni Petrosillo evidenzia come, nonostante il 98% delle prescrizioni sia già digitalizzato, persistano criticità nei sistemi di gestione centrale (SAC) e regionali (SAR). Particolare preoccupazione destano le zone rurali e montane, dove i problemi di connessione potrebbero compromettere l’accesso ai farmaci.
Federfarma propone al Ministero della Salute l’introduzione di un sistema di backup, come un promemoria cartaceo con il nome del farmaco, per garantire la continuità del servizio in caso di malfunzionamenti tecnici. “È in gioco il diritto del cittadino ad avere il farmaco”, conclude Petrosillo.