Manifesti Mele, Napoli torna capitale alla Fondazione Mondragone

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Un tuffo nella Napoli della Belle Epoque: si è inaugurata nei saloni della Fondazione Mondragone la mostra “Magazzini Novità. F.lli Mele, Cilento e altre storie“. Tra orgoglio e memoria, sono tornati alla luce i manifesti storici, gli abiti, accessori e cataloghi provenienti dalla Fondazione Emiddio Mele, dall’Archivio della sartoria maschile Cilento e dalla Fondazione Mondragone, Polo della Moda della Regione Campania.

Durante il vernissage i visitatori hanno anche assistito a una performance di Dora De Maio nei panni di Peonia Latour, con i costumi di Paolo Salvatore e la regia di Ludovica Rambelli. Sottolinea con orgoglio il commissario della Fondazione Raffaele Balsamo: “Vogliamo ridare smalto al Museo del Tessile e dell’abbigliamento. Nei prossimi mesi contiamo di realizzare altre iniziative“. Gli fa eco Alessandra Cirafici, curatrice con Caterina Fiorentino dell’iniziativa: “Con questa esposizione puntiamo a ricostruire un’identità. Raccontiamo attraverso gli oggetti una storia un po’ diversa di Napoli. Ai primi del ‘900 c’era un’imprenditoria illuminata che arrivava prima della tendenza, la creava“.

Tra i pezzi più interessanti esposti, gentilmente concessi dall’archivio Cilento, i manichini in ottone e velluto di fine ‘800-primo ‘900, gli oggetti di sartoria, le forme per cappello e le scatole inglesi, i colletti e i polsini impermeabili di produzione londinese, le scatole per esposizione di tessuti, il catalogo di tessuti. E, al centro del salone che ospita la mostra, fa bella mostra di sé la cassa contabile proveniente dalla collezione Cilento. Lo slogan è il titolo dell’evento conclusivo della mostra, che chiuderà l’8 aprile con un seminario i cui relatori saranno Franco Fava, Francesco Barbagallo, Marina D’Aprile, Ornella Cirillo e Maria Antonietta Picone.