Manifattura campana per il primo Airbus 350

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C’è il lavoro dello stabilimento irpino di Ema, gruppo Rolls Royce, dietro l’esordio del modello A350 dell’Airbus, il colosso francese dell’aviazione. Il 350 è in grado di coprire rotte a C’è il lavoro dello stabilimento irpino di Ema, gruppo Rolls Royce, dietro l’esordio del modello A350 dell’Airbus, il colosso francese dell’aviazione. Il 350 è in grado di coprire rotte a lungo raggio con un minore dispendio di carburante grazie alla maggiore leggerezza della fusoliera. Il primo velivolo del nuovo modello viene consegnato dalla Airbus alla compagnia Qatar Airways e rappresenta nei fatti una sfida all’altro colosso dell’industria aeronautica mondiale, la statunitense Boeing. L’A350 è realizzato in gran parte con materiali compositi a base di fibra di carbonio, cosa che ne riduce il peso e la rumorosità, e utilizza soluzioni innovative in materia di aerodinamica. Può ospitare un massimo di 315 passeggeri, e volare fino a 14.500 chilometri. Secondo gli esperti grazie all’utilizzo delle leghe in titanio il velivolo, così come accade anche per il Dramliner, è in grado di assicurare prestazioni di alto livello senza incidere troppo sui costi di gestione. L’affare si rivela cruciale per Airbus (778 ordinazioni sono già state fatte) che intende sviluppare la sua presenza nel mercato degli aerei a lungo raggio di media capacità (tra i 250 e i 400 posti) tanto che il costruttore stima le necessità di questo tipo di apparecchio, per i prossimi 20 anni, a 7.800 esemplari. Un ruolo centrale, in questo processo, sarà rivestito dallo stabilimento della Ema e da tutto il comparto manifatturiero campano che fa parte della platea di fornitori della multinazionale transalpina.