Il Governo sceglie le fiere tra gli strumenti su cui puntare per supportare la crescita. Questo è il messaggio emerso nel corso della Il Governo sceglie le fiere tra gli strumenti su cui puntare per supportare la crescita. Questo è il messaggio emerso nel corso della presentazione di oggi, organizzata da AEFI, nel corso del quale il Viceministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, insieme al Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, e al Presidente di AEFI Ettore Riello, hanno presentato e commentato il ruolo previsto dalle fiere nell’ambito del “Piano straordinario per il Made in Italy”, fortemente voluto dallo stesso Viceministro. Il Piano, infatti, che come noto prevede per il 2015 uno stanziamento di 261 milioni di euro destinati a supportare la crescita del Paese nell’anno dell’EXPO, partendo da un’analisi dei punti deboli del sistema italiano (come la scarsa attività di promozione delle imprese e l’assenza nella gran parte delle aziende della capacità di raggiungere importanti e stabili livelli di export), mira a potenziarne e valorizzarne gli asset esistenti. In quest’ottica sono stati identificati e inseriti nel Piano cinque principali aree di intervento, tra cui “il potenziamento dei grandi eventi in Italia”, che prevede il supporto a numerose manifestazioni fieristiche che in questi anni sono cresciute in Italia e all’estero, quale strumento dell’internazionalizzazione delle imprese, cogliendo così l’invito da tempo avanzato da AEFI e dal comparto fieristico di cogliere e sfruttare le fiere quale strumento di politica economica. Sono oltre 40 le manifestazioni fieristiche, organizzate in Italia e all’estero che potranno contare su finanziamenti complessivi per 48 milioni di euro, destinati a potenziare e sviluppare le attività da loro già messe in campo nel supporto alla crescita e internazionalizzazione delle imprese: incoming di operatori esteri, organizzazione di eventi sui mercati stranieri a maggior potenziale di sviluppo, incontri di formazione e strumenti per facilitare l’incontro di domanda e offerta nel corso delle manifestazioni. Tra i principali criteri utilizzati per individuare gli eventi figurano la posizione di leadership occupata dalla fiera nello specifico segmento di mercato (cioè l’importanza che l’evento riveste a livello globale per gli operatori del settore), le potenzialità di crescita futura, le sinergie tra i poli fieristici e la possibilità di svolgere operazioni congiunte di filiera/settore all’estero (per le fiere fuori dal territorio nazionale). Carlo Calenda, Viceministro dello Sviluppo Economico ha dichiarato: “La cifra che sarà destinata nel 2015 al Made in Italy, 261 milioni di euro, è senza precedenti, ammonta a sei volte la media dei precedenti stanziamenti, e dimostra l’impegno del governo a favore dell’export. Il settore delle fiere svolge un ruolo cruciale nella promozione del sistema paese e dei nostri prodotti. Per questo all’interno dei fondi sono stati stanziati ben 48 milioni di euro, per potenziare i grandi eventi fieristici, si tratta di più di dieci volte quanto garantito in media negli ultimi 5 anni: mi aspetto grandi risultati.” Ettore Riello, Presidente di AEFI, ha commentato: “Siamo onorati come AEFI, e lo sono personalmente, di aver avuto dal Viceministro Calenda la possibilità di presentare il Piano insieme. Penso che rappresenti un importante punto di arrivo del lavoro svolto anche da AEFI a supporto del sistema fieristico attraverso il costante dialogo con le istituzioni volto a farne percepire i valori e le potenzialità. E’ anche uno straordinario punto di ripartenza per il sistema, e non solo per le manifestazioni interessate ma per tutte. A tutti noi viene infatti riconosciuto il ruolo di leva per la crescita del Paese e per tutti si crea un’opportunità per generare ricchezza e far finalmente ripartire anche il mercato interno. Sono consapevole del fatto che non tutte le esigenze delle numerose e importanti realtà fieristiche saranno soddisfatte, e per questo tengo a ribadire chiaramente che sono convinto che sia stato fatto tutto il possibile con una coperta troppo corta, e se è stato raggiunto questo risultato è solo per la tenacia e la volontà del Viceministro Calenda. Fino ad oggi abbiamo tutti fatto moltissimo in solitudine, ora che siamo accompagnati non smetteremo di lavorare affinché il cammino di supporto al comparto per un sempre maggiore supporto alle imprese prosegua”.